Le nuove stanze della poesia

21 marzo, la Giornata mondiale della poesia

Oggi è la Giornata mondiale della poesia: parliamo di questa preziosa ricorrenza nell'appuntamento con la rubrica a cura di Valter Marcone.

La pubblicazione di questa puntata della rubrica a cura di Valter Marcone Le nuove stanze della poesia coincide con il 21 marzo, il primo giorno di primavera e il giorno ormai annualmente dedicata alla festa della poesia.

Perchè riservare un giorno per festeggiare la poesia quando tutti i giorni dovrebbero essere una festa di poesia, una poesia di festa che purtroppo ci neghiamo continuamente. La neghiamo alla nostra vita a causa delle quotidiane preoccupazioni che addossiamo alla vita stessa o meglio al vivere di una vita che spesso fa a meno della poesia e di molte altre cose . Nella quale poi in definitiva non si riesce a trovare il bandolo della matassa. Ovvero voglio dire della quale vita non riusciamo più ad un certo punto a trovare il senso vero occupati come siamo convulsamente in molte cose: nel lavoro, per chi ce l’ha e vuole fare carriera, per chi non ce l’ha e a volte deve anche pagare per averlo; occupati come siamo nel coltivare interessi che ci portano lontani dall’essenziale, dalla verità della nostra essenza di uomini e quindi negano la nostra umanità che si esime dallo stare per esempio vicina agli affetti perchè non ha tempo; occupati come siamo sui social con i nostri telefonini sempre alla mano, senza tregua e senza sosta anche quando mangiamo o fino all’ultimo istante prima di andare a dormire. Insomma una vita nella quale facciamo a meno di molte cose perchè ne scegliamo delle altre con una piramide di valori che non sempre sono determinati dalla nostra libertà. Ecco il punto una libertà che ostentiamo di avere ,sapendo che non è sempre così in quanto le nostre scelte sono spesso condizionate : per esempio nel cibo dalla distribuzione delle grandi catene alimentare; nell’abbigliamento perchè dobbiamo consumare voracemente lasciando tonnellate di scarti e qualche volta anche di abiti nuovissimi che non sono mai stati indossati alle discariche del terzo e quarto mondo che vivono di questo.

E allora almeno per un giorno si disse pensiamo alla poesia. Era l’anno 1999. Si aspettava il terso millennio “adveniente” e fu introdotta dall’Unesco la Giornata Mondiale della Poesia, con l’obiettivo di promuovere la lettura, la scrittura, la pubblicazione e l’insegnamento della poesia in tutto il mondo. Una giornata dunque fissata per il 21 marzo di ogni anno .21 marzo abbiamo detto anche se è una giornata molto affollata proprio per non smentire quello che stavo dicendo. Infatti il 21 marzo non è solo la giornata dedicata alla poesia ma anche Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Festa degli alberi. Giornata nazionale del polline. Giornata Rotariana della salvaguardia ambientale. Insomma una festa in buona compagnia . Inoltre nel 1967 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 21 marzo “Giornata mondiale contro qualsiasi forma di razzismo e di discriminazione”, per conservare e diffondere la memoria del 21 marzo 1960, quando a Sharpeville (Sudafrica) la polizia aprì il fuoco uccidendo 70 manifestanti che protestavano.

In realtà questo affollamento non nega l’importanza della poesia anzi la rafforza perchè il Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Giovanni Puglisi, afferma che la celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia rappresenta “l’incontro tra le diverse forme di creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni”. I temi e i problemi dunque posti per giornate dedicate in contemporanea con quella della poesia rappresentano delle sfide che la poesia riesce a contemperare poiché le sue espressioni, i suoi versi che si basano su regole per interpretare il mondo che è spesso senza regole.

In tutto il mondo, questa giornata è celebrata con una miriade di eventi culturali, tra cui letture pubbliche di poesie, concorsi letterari, workshop creativi e performance poetiche. Basta “sfogliare “ i link di un comune motore di ricerca su internet che si trovano decine di iniziative nei territori vicini alle nostre residenze .

E dunque la poesia è allora “ tutto questo “ a cui dire “portami con te” come dice Attilio Bertolucci

Portami con te nel mattino vivace
le reni rotte l’occhio sveglio appoggiato
al tuo fianco di donna che cammina
come fa l’amore,
sono gli ultimi giorni dell’inverno
a bagnarci le mani e i camini
fumano più del necessario in una
stagione così tiepida,
ma lascia che vadano in malora
economia e sobrietà,
si consumino le scorte
della città della nazione
se il cielo offuscandosi, e poi
schiarendo per un sole più forte,
ci saremo trovati
là dove vita e morte hanno una sosta,
sfavilla il mezzogiorno, lamiera
che è azzurra ormai
senza residui e sopra
calmi uccelli camminano non volano.
Portami con te, (Viaggio d’inverno, Milano, Garzanti 1971).

Portami con te non solo il 21 marzo, giorno dedicato alla poesia ma tutti i giorni in un mondo che apre mondi; ci fa volare in alto, ci porta dove non avremmo mai pensato di poter arrivare. Scriveva Patrizia Cavalli “Ti riconosco dalla luce più lenta / dai pulviscoli sospesi e senza direzione”. La poesia ci permette di aprire tutto alla nostalgia, al pulviscolo di quello che è stato ma anche di aderire in un altro modo al presente che irrompe a volte e ci trova inermi . Inermi spettatori a cui la poesia chiede di intervenire
Nella “ragionevolezza che tende al possibile”, in questa “corsa povera e sghimbescia / finché il carretto o si ferma o si rovescia”, un poeta dunque ha da fare la sua parte e la poesia deve far parte di noi . Ho scelto per questa giornata i versi di Attilio Bertolucci per la poesia non ci lasci mai anche se sempre la Cavalli che indica il compito e la funzione del poeta : “Ma io non voglio andarmene così / lasciando tutto come ho trovato”.

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