Nuovo Consiglio regionale Abruzzo, i subentri dopo le nomine in Giunta

22 marzo 2024 | 05:34
Nuovo Consiglio regionale Abruzzo, i subentri dopo le nomine in Giunta

Attesa per la proclamazione degli eletti nel nuovo Consiglio regionale d’Abruzzo, ma la formazione è solo temporanea in attesa delle surroghe relative ai consiglieri che verranno nominati in Giunta. Ecco come sarà il Consiglio regionale in assetto definitivo.

Attesa per la proclamazione degli eletti nel nuovo Consiglio regionale d’Abruzzo, ma la formazione è solo temporanea in attesa delle surroghe relative ai consiglieri che verranno nominati in Giunta. Ecco come sarà il Consiglio regionale in assetto definitivo.

Sarà composto da 31 membri il nuovo Consiglio regionale d’Abruzzo: sette consiglieri per ciascuna circoscrizione dell’Aquila, di Teramo e di Pescara, otto consiglieri per quella di Chieti, e il Presidente eletto, Marco Marsilio, insieme a Luciano D’Amico, in quanto “candidato alla carica di Presidente che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore”.
Abbiamo già scritto della composizione del “primo” Consiglio regionale, ma sarà temporanea, in attesa della nomina degli assessori e le conseguenti surroghe. Per la maggioranza di centrodestra, insieme al presidente Marsilio, sono stati eletti Mario Quaglieri, Massimo Verrecchia, Roberto Santangelo, Emanuele Imprudente, Marianna Scoccia, Gianpaolo Lugini, Tiziana Magnacca, Nicola Campitelli, Daniele D’Amario, Luciano Marinucci, Luca De Renzis, Leonardo D’Addazio, Lorenzo Sospiri, Vincenzo D’Incecco, Paolo Gatti, Umberto D’Annuntiis, Emiliano Di Matteo. Per l’opposizione, oltre a Luciano D’Amico, Antonio Blasioli, Antonio Di Marco, Sandro Mariani, Dino Pepe, Silvio Paolucci, Pierpaolo Pietrucci, Erika Alessandrini, Francesco Taglieri Sclocchi, Giovanni Cavallari, Vincenzo Menna, Enio Pavone e Alessio Monaco.
Se la parte dell’opposizione non dovrebbero esserci modifiche in corso d’opera, i banchi della maggioranza cambieranno quindi in base alle nomine in Giunta. Tre assessori dovrebbero andare a FdI, uno a Forza Italia (che avrebbe però anche vicepresidenza della Giunta e Presidenza del Consiglio), uno alla Lega e uno alla lista Marsilio Presidente. L’assessore in quota lista Marsilio Presidente potrebbe non dare luogo a surroga, se il presidente decidesse di nominare Nicoletta Verì da esterna, non essendo stata eletta, mentre le altre posizioni prevederebbero subentri. Per quanto riguarda FdI, il posto di Mario Quaglieri in Consiglio regionale – una volta nominato assessore – andrà a Maria Assunta Rossi, prima dei non eletti in provincia dell’Aquila. L’eventuale assessorato a Paolo Gatti, farebbe liberare un posto in provincia di Teramo per Marilena Rossi, coordinatrice provinciale del partito. La nomina di Tiziana Magnacca (provincia di Chieti), invece, libererebbe il posto in Consiglio a Francesco Prospero.
Per Forza Italia, Paolo Cilli, nella circoscrizione di Pescara dovrebbe subentrare a Lorenzo Sospiri. Nessuna surroga invece, per Roberto Santangelo, che rimarrebbe in Consiglio come Presidente, a “discapito” di Antonietta La Porta, prima dei non eletti in provincia dell’Aquila. Il ruolo di Presidente del Consiglio, però, piace anche a Lorenzo Sospiri, che vorrebbe dare continuità ai cinque anni della precedente legislatura, anche se dalla circoscrizione di Pescara “spingono” per un suo assessorato, in modo da consentire la surroga. Da come finirà la “partita” sulla presidenza dipenderanno le sorti di Cilli e La Porta.
Per la Lega, invece, Emanuele Imprudente lascerà il posto alla prima dei non eletti, Carla Mannetti.
Se verrà confermato questo schema in Giunta, quindi, in Consiglio regionale entreranno Maria Assunta Rossi, Marilena Rossi e Francesco Prospero per FdI, Paolo Cilli (o Antonietta La Porta) per Forza Italia e Carla Mannetti per la Lega.

Intanto, dal giorno successivo alle votazioni, è iniziata la fase di controllo e verifica, attuata dalla Corte d’Appello dell’Aquila, che certificherà il risultato delle elezioni e procederà alla proclamazione ufficiale dei consiglieri regionali eletti. Sarebbero 66 le schede contestate per le quali andrà verificata la validità e l’eventuale assegnazione corretta del voto. Nelle elezioni regionali del 2019 il verbale di accertamento degli eletti, che chiude le operazioni dell’Ufficio Centrale Regionale, è stato trasmesso al Consiglio 13 giorni dopo la data del voto.
In questo periodo di attesa vige la regola della “prorogatio”, prevista dallo Statuto e dalle legge elettorale regionale, che consente di prorogare i poteri del precedente Consiglio fino a quando non siano completate le operazioni di proclamazione degli eletti. Il regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale fissa i limiti dell’esercizio di tale potere e prevede che l’Assemblea possa intervenire solo in funzione degli “impegni derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea, a disposizioni costituzionali o legislative statali o che, comunque, presentano il carattere dell’urgenza e necessità”.

consiglio regionale abruzzo, aula vuota