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Mammut L’Aquila, 70 anni fa il ritrovamento

Il 25 marzo 1954 a Madonna della Strada a Scoppito, in una cava, il ritrovamento dello scheletro del mammut.

Il 25 marzo 1954 a Madonna della Strada a Scoppito, in una cava, il ritrovamento dello scheletro del mammut.

Il Mammut dell’Aquila festeggia le 70 candeline, almeno per quanto riguarda il suo ritrovamento a Madonna della strada di Scoppito, ma naturalmente non si tratta della sua vera “età”. Datato a circa un milione e trecentomila anni fa il mammut (Pleistocene inferiore), rappresenta uno fra gli esemplari più completi rinvenuti in Europa. Ogni aquilano almeno una volta, specialmente da bambino, ha girato intorno al mammut nella sala del bastione est del Forte Spagnolo. Dopo il terremoto del 6 aprile 2009 è stato oggetto di un imponente intervento di restauro voluto da tutti i finanzieri d’Italia che si sono autotassati, raccogliendo 600 mila euro.
Quest’anno, poi, le eredi dell’Ing. Mario SantarelliCecilia ed Eugenia, proprietarie della cava attiva fino agli anni ‘70, hanno donato 23 foto originali scattate nel momento della scoperta e stampate dallo studio Ludovico Carli dell’Aquila. Hanno presenziato alla cerimonia la Dott.ssa Federica Zalabra, direttrice del Museo Nazionale d’Abruzzo, e i donatori: le eredi Santarelli, Cecilia e Eugenia, Claudio Pietrosanti e la paleontologa Maria Adelaide Rossi, direttori dei lavori dell’ultimo restauro del Mammut.

E oggi, 25 marzo 2024, inizia il programma di incontri previsti a Scoppito proprio per questa ricorrenza. Dalle 10 alle 12, l’archeologa Maria Rita Copersino incontrerà i ragazzi dell’Istituto comprensivo Comenio, nella sede centrale della Scuola primaria S. Foruli, in via Madonna della Strada, 240.
Nel pomeriggio, dalle 17.30, la Sala Polivalente di Collettara, altra frazione di Scoppito, accoglierà una tavola rotonda. I saluti istituzionali sono stati affidati al sindaco di Scoppito, Loreto Lombardi, della dirigente del Munda (Museo nazionale d’Abruzzo), Federica Zalabra.
A seguire ci sarà la presentazione del progetto ‘Terre Sonanti – Il Mammut’ a cura di Silvia Di Gregorio. Previsti interventi di Doriana Legge (referente attività culturali di Ateneo), Anna Romano (24 Luglio), Carlo Nanniccola (Accademia delle Belle Arti), Maria Rita Copersino (Segretario regionale per il Ministero della Cultura). Servizio catering a cura della stessa Comunità 24 Luglio.

Nel settore più occidentale del bacino aquilano, che va da Scoppito fino all’Aquila, ci sono numerosi giacimenti paleontologici esplorati scientificamente o nei quali sono stati recuperati resti di mammiferi fossili. Le prime segnalazioni di resti fossili di elefante risalgono all’ottocento e riportano i rinvenimenti a Pagliare di Sassa, nelle vicinanze della chiesa di San Pietro. Grazie all’importante opera di padre Saverio Maini, iniziata nel 1940 e proseguita da padre Gabriele Marini, molti sono stati i resti fossili recuperati sul territorio, parte dei quali conservati nel Museo di Scienze Naturali del Convento di San Giuliano all’Aquila, oggi chiuso a seguito dei danni causati dal terremoto del 6 Aprile 2009. Il giacimento più importante è comunque il sito di Madonna della Strada di Scoppito. A questo vanno aggiunti i siti scoperti più recentemente di Pile e di Pagliare di Sassa.

In occasione delle festività pasquali, inoltre, il 31 marzo e il 1° aprile 2024, le due sedi del Museo Nazionale d’Abruzzo saranno aperte al pubblico con le consuete modalità di ingresso. Biglietto unico per entrambe le sedi.
MuNDA – via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle orario 8.30/19.30. Ultima entrata ore 19.00.
La Sala francescana è stata  allestita  temporaneamente con 14 disegni provenienti dalla donazione di un collezionista privato, in memoria di Carmela Gaeta, in dialogo  con i sette dipinti su tela di Giulio Cesare e Francesco Bedeschini delle collezioni del MuNDA. Questo permetterà la manutenzione straordinaria delle opere che erano esposte nella Sala francescana   in previsione della loro futura esposizione negli spazi restaurati del Castello cinquecentesco. L’esposizione è corredata di stampe tattili 3D con descrizioni fruibili tramite QrCode e Braille e di due video realizzati in occasione della mostra, appena conclusa, “ Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento” da Altair4 Multimedia.
Il Mammut  al Castello Cinquecentesco sarà aperto dalle 9.30 alle 18.30. Ultima entrata ore 18.00
Biglietto fino al 31 marzo: intero 4 €; ridotto 2 € per la fascia d’età 18-25 anni , gratuito al di sotto dei 18 anni.
Da lunedì 1° aprile nuove tariffe : intero: 7 €, ridotto: 2 € (dai 18 ai 25 anni),  gratuito al di sotto dei 18 anni
I biglietti di accesso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente in biglietteria,  sul portale dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it o sull’app Musei Italiani.
Prenotazione obbligatoria per gruppi costituiti da più di 20 persone all’indirizzo e-mail mn-abr.urp@cultura.gov.it

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