Morte Teodoro Ullasci, il giorno dell’autopsia

Verrà effettuata questa mattina l’autopsia per stabilire le cause della morte di Teodoro Ullasci. Oggi la convalida degli arresti per i due fermati con l’accusa di omicidio.
Oggi verrà effettuata l’autopsia per stabilire le cause della morte di Teodoro Ullasci, il 52enne ucciso in via Fortebraccio venerdì 22 marzo e per la cui morte sono stati fermati e arrestati due giovani.
Per i due ragazzi fermati, Morales Carlos Omar, difeso dall’avvocato Giulio Agnelli e Balan Alexandru Dumitru, difeso da Chiara Camponeschi, entrambi del foro dell’Aquila, le accuse potrebbero modificarsi a seconda dell’esito dell’esame autoptico che sarà eseguito dal anatomopatologo Giuseppe Calvisi. Nella giornata di oggi arriverà anche la convalida dell’arresto. Bisogna stabilire in sostanza – e l’autopsia aiuterà a fare chiarezza – se a uccidere Teodoro Ullasci è stato un calcio o un pugno all’addome (come visibile dalle telecamere di videorsveglianza) o se ci sono altre concause.
“Teodoro, se insisti sai come va a finire”, questa la frase che avrebbe sentito uno dei testimoni ascoltato dagli investigatori della Squadra mobile della Questura, che ha riferito di essere sceso lungo via San Bernardino alle 17 di venerdì 22 marzo proferita da un uomo di carnagione olivastra, poi identificato come Moralers, uno degli arrestati. Sembrerebbe anche che i 3 si trovavano insieme prima dell’aggressione, avevano consumato qualcosa in un bar del centro storico e il litigio che ha scatenato la rissa e la morte di Ullasci è avvenuto in pochi minuti. Stando a quanto rilevato dalle teeklcamere e dalle testimonianze, la vittima è stata colpita con un calcio e un pugno da Morales, quindi è caduto a terra. Dopo l’aggressione l’uomo è stato soccorso da alcuni passanti che hanno allertato il 118, ma nonostante la tempestività, i sanitari hanno potuto solamente constatarne il decesso.

Ad inchiodare i due giovani anche il confronto tra gli indumenti indossati al momento del delitto con quelli rinvenuti durante la perquisizione e il ritrovamento del portafogli vuoto e del cellulare della vittima. A questi elementi si aggiungono le dichiarazioni rese dalle due persone che hanno fatto partire le richieste di soccorso, insieme al testimone.
Teodoro Ullasci viveva solo in un alloggio del Progetto Case di Tempera; nato a Torino, di origini sarde, si era trasferito nel capoluogo d’Abruzzo 30 anni fa e si manteneva con lavoretti saltuari. Dopo l’aggressione il suo cagnolino Aki, da cui non si separava mai e con cui era uscito quel pomeriggio ha vagato per la città per due giorni. La sua presenza non è passata inosservata e dopo un serrato tamtam sui social, il cane è stato rintracciato con l’aiuto dei volontari del gruppo di Lilla e ha trovato subito un nuovo padrone.