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Superbonus, arriva la tagliola: la ricostruzione nel crateri a rischio collasso

Blitz del ministro Giorgetti al Consiglio dei Ministri, arriva a sorpresa la tagliola sul superbonus. Duro colpo per cittadini e imprese. Casartigiani L'Aquila: "Qualcuno spieghi al signor Ministro la differenza tra il primo superbonus facoltativo e quello nei crateri".

Blitz del ministro Giorgetti al Consiglio dei Ministri, arriva a sorpresa la tagliola sul superbonus. Duro colpo per cittadini e imprese. Casartigiani L’Aquila: “Qualcuno spieghi al signor Ministro la differenza tra il primo superbonus facoltativo e quello nei crateri”.

Come un fulmine a ciel sereno si è abbattuta la tagliola sul Superbonus 110%. Nell’ultimo Consiglio dei Ministri, infatti, senza che il provvedimento fosse all’ordine del giorno, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fatto approvare un nuovo decreto sui bonus edilizi: scompare lo sconto in fattura, arriva la dichiarazione preventiva, vengono bloccate le compensazioni con l’agevolazione Ace (che riguarda le imprese) e i crediti vengono prima compensati con le eventuali ‘cartelle’ degli accertamenti fiscali. In sostanza, una croce sopra il superbonus, senza alcuna distinzione, a parte una dicitura da chiarire al comma 2 dell’art. 1 che salverebbe le pratiche che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici. La decisione è stata accolta con stupore e preoccupazione da Casartigiani L’Aquila, che con il presidente Danilo Taddei commenta: “Mi auguro che qualcuno spieghi al signor Ministro la ‘sottile’ differenza tra il superbonus ordinario degli anni scorsi, facoltativo per i cittadini, e il superbonus nelle aree dei crateri sismici, dove le case devono essere ricostruite obbligatoriamente e in molti hanno rinunciato al contributo sisma per accedere alla ricostruzione tramite superbonus. Il ministro chiarisca in maniera inequivocabile cosa accadrà per la ricostruzione”.

Una differenza non da poco, considerato che ci sono edifici già demoliti secondo le previsioni del Superbonus 2025 e non ancora riscostruiti, imprese che, a prescindere da eventuali eccezioni per abbattimenti e ricostruzioni, avevano programmato le proprie attività per i prossimi due anni. Un danno enorme, che paradossalmente si ripercuote sul tessuto sano dell’edilizia. Se con il superbonus approvato anche dal partito dello stesso ministro Giancarlo Giorgetti, sono nate “imprese cartoccio” che hanno operato senza alcun controllo, senza certificazioni SOA, ISO, senza un fatturato storico, che hanno prodotto le truffe, le speculazioni e le storture che oggi il ministro dice di voler combattere, a pagare saranno i cittadini dei crateri sismici e le imprese della ricostruzione, al contrario super controllate dalle strutture commissariali e ben strutturate. Ma a pagare sarà anche lo stesso Stato che pensa di “risparmiare” con la tagliola approvata in Consiglio dei Ministri: la ricostruzione che si poteva velocizzare con il superbonus, avrà bisogno forse di un altro decennio per trovare compimento, soprattutto nei piccoli borghi, dove proprio grazie al superbonus si stavano programmando i primi interventi. Il tutto con l’aggravio di costi che ne consegue, dal livello del costo delle strutture commissariali ai contributi sisma. Da Capestrano ad Amatrice, un colpo “mortale” per le aree interne, con tutto ciò che ne consegue in termini di danni al turismo e alla vivibilità degli stessi centri. Da qui l’appello del presidente di Casartigiani al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “perché intervenga rapidamente per limitare l’enorme danno che sta già producendo questo decreto. Più tempo passa e più gli effetti saranno disastrosi”.

superbonus

La nota del deputato Lega Alberto Bagnai: “Ho recepito e faccio mie, insieme con tutti i parlamentari abruzzesi, le preoccupazioni suscitate negli abitanti delle zone interessate dalla ricostruzione dall’annuncio dell’ultimo decreto sul superbonus. Già nella giornata di ieri ho avuto modo di rappresentarle direttamente al ministro Giancarlo Giorgetti in un incontro al MEF, riscontrando la sua positiva attenzione”. Lo ha affermato il deputato e responsabile economico della Lega, Alberto Bagnai, in seguito all’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali con nuove limitazioni sui bonus edilizi.

“Le misure di incentivo legate alla ricostruzione nelle zone colpite dal sisma sono e vanno tenute concettualmente distinte dal cosiddetto superbonus”, spiega Bagnai, “Nel cratere del sisma gli incentivi fiscali intervengono per indennizzare i proprietari degli extra costi derivanti dall’eccezionale aumento delle materie prime, aumento causato in parte proprio dalla natura distorsiva del superbonus. In assenza di questo indennizzo il Governo dovrebbe rivedere i parametri del contributo alla ricostruzione, sostenendo comunque un esborso, per assicurare i diritti dei proprietari colpiti dal sisma. Si sta lavorando per tenere conto di questo dato di fatto nel testo del decreto, che deve ancora uscire e naturalmente sarà sottoposto al vaglio parlamentare”.

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