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Superbonus, Livio Vittorini: Scelta da rivedere per non penalizzare il territorio

Superbonus, Livio Vittorini: "La città e la sua rinascita vengono prima di tutto. Evitiamo blocco degli interventi di ricostruzione"

Dopo la notizia del taglio al Superbonus, arriva la nota del consigliere comunale dell’Aquila Livio Vittorini: “Una scelta da rivedere. Nei crateri la misura è uno strumento strategico per coprire le somme in accollo ai proprietari degli immobili danneggiati”.

Superbonus, Livio Vittorini: “La città e la sua rinascita vengono sempre prima di tutto. Non accettiamo lezioni da chi ha trasformato lo strumento in un boomerang pericoloso ed illiquido per imprese e professionisti. Nell’ambito della ricostruzione privata post sisma 2009 (e 2016), il superbonus non può essere inteso nelle forme ordinarie – dichiara il consigliere delegato del Comune dell’Aquila agli incentivi per le imprese del cratere – ma come strumento a copertura delle somme in accollo ai proprietari degli immobili danneggiati. Ciò al fine, unico ed ultimo, di non lasciare incompleti gli interventi della ricostruzione, laddove la normativa specifica non garantisce la completa copertura economica degli interventi. Nel corso del 2023 la misura del superbonus è stata rivista dal Governo con il decreto-legge n. 11 – prosegue Vittorini – ma per le aree colpite dai sismi sono state fatte salve le disposizioni precedenti al fine di non pregiudicare i processi della ricostruzione grazie al lavoro dei rappresentanti governativi di Fratelli d’Italia. Se le suddette agevolazioni del Superbonus dovessero essere eliminate – chiarisce il Presidente della Prima Commissione consiliare – si verrebbe a creare una criticità nei processi di ricostruzione, con il rallentamento o il blocco delle attività in alcuni casi, considerando che per il sisma 2009 non è più possibile presentare una nuova istanza di contributo”.

 

“Per tale ragione – continua Vittorini – se venisse a mancare l’applicazione del Superbonus, si dovrebbe provvedere ad una modifica normativa per consentire, a coloro che hanno rinunciato al contributo sisma per il Superbonus rafforzato, di poter presentare una nuova istanza senza la quale rimarrebbero con gli immobili danneggiati dal sisma. In termini economici, nel corso del 2023 sono stati erogati contributi per la ricostruzione del cratere del 2009 (relativo al Comune dell’Aquila ed ai Comuni del cratere) per un importo totale di 562 milioni; con una stima in tema di ricorso agli incentivi fiscali previsti con il Superbonus pari a circa 110milioni, comprensiva dell’incidenza del Superbonus rafforzato nell’ordine di 20 milioni. Per quanto riguarda l’anno in corso, visto l’attuale trend, si stima per il 2024 un costo, maggiorato, in ragione di 150 milioni di euro peraltro coperti finanziariamente dagli accordi in essere che il Comune dell’Aquila ha opportunamente sottoscritto con primari istituti di credito e che possono essere ampliati”.

“È evidente che i numeri degli impegni economici del Superbonus sul cratere della ricostruzione 2009 siano molto esigui rispetto ai dati dei costi segnalati dal MEF sul panorama nazionale, derivanti da altre fattispecie diverse da quelle applicate nei territori colpiti dai sismi; questo è il tema principale da portare all’attenzione della Ragioneria dello Stato così come l’evidenza degli enormi benefici socio-economici derivanti dall’utilizzo dello strumento nei nostri territori. Siamo, pertanto, a lavoro con i nostri parlamentari per il mantenimento della misura del Superbonus nei territori colpiti dai sismi e, nei casi riconducibili alle ipotesi previste dall’art. 119, comma 8-ter del decreto legge n. 34 del 2020, per il mantenimento dello sconto in fattura e della cessione del credito di imposta. Ad ogni costo va evitato un blocco significativo agli interventi, con le inevitabili ricadute, non solo in termini di fermo delle attività edilizie, ma anche – conclude Livio Vittorini – come compromissione della ripresa delle attività e dello sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009″.

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