Cultura

Tutti i Santi giorni, 30 marzo: Sabato Santo

Per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 30 marzo, il Sabato Santo.

Per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 30 marzo, il Sabato Santo.

Il 30 marzo di quest’anno ricorre la solennità del Sabato Santo. Il Sabato Santo è il giorno in cui la chiesa cristiana celebra il mistero della Discesa di Cristo agli Inferi. Dopo che il corpo di Gesù è stato tolto dalla croce e deposto nel sepolcro, viene preservato dalla corruzione grazie alla Sua essenza divina; quindi, discende agli inferi con la Sua divinità e con la Sua anima umana, ma non con il corpo. Secondo alcune tradizioni si vuole che resti negli inferi o nel limbo, da interpretare come oltretomba o Ade, per un tempo corrispondente a circa quaranta ore, durante le quali compie la Sua vittoria sulla morte e sul diavolo, libera le anime dei giusti morti prima di lui e apre loro le porte del Paradiso. Compiuta tale missione, la divinità e l’anima di Gesù si ricongiungono al corpo nel sepolcro, in attesa che si compia il mistero della Resurrezione, celebrato la domenica di Pasqua.
Il Sabato Santo è “giorno aliturgico”; infatti, non si celebra la messa, celebrazione che viene indicata alcune volte con il termine “liturgia” o “divina liturgia”. Come per il Venerdì Santo, l’altare è totalmente spoglio, privo di tovaglia, candelieri e croce, a ricordo appunto del momento culminante della Passione del Signore; l’Eucarestia può essere somministrata solo in forma di viatico, cioè impartita unicamente a chi è in pericolo di vita. Durante la “Veglia Pasquale”, che si tiene prima della mezzanotte del sabato, viene benedetto il fuoco, il cero pasquale e l’acqua battesimale.

L’episodio della Discesa di Cristo agli Inferi si trova nelle fonti di tradizione extra biblica come il Vangelo Apocrifo detto “di Nicodemo” (21-24) e la “Legenda Aurea” di Jacopo da Varagine, nel capitolo sulla Resurrezione del Signore e prende le basi da miti salvifici di origine precristiana. Si racconta che Egli si presentò nell’oltretomba accompagnato dagli angeli, intimando inutilmente a Satana di farlo entrare: le porte degli inferi, allora, vennero spezzate con l’albero della croce, i demoni sconfitti e i morti liberati dalle catene. Adamo fu resuscitato e, alla testa dei patriarchi, dei santi padri e dei profeti d’Israele, fu strappato dall’inferno. Il significato dottrinale del racconto risiede nell’universalità della redenzione di Gesù, che agisce anche a ritroso nel tempo: attraverso di essa, tutti possono essere salvati. Dal punto di vista iconografico, la scena si ripete uguale in quasi tutte le figurazioni, con variazioni di tipo narrativo o simbolico. Spesso si riconoscono i personaggi di Mosè, con le corna sul capo, il re Davide con il capo cinto dalla corona, San Giovanni Battista, il buon ladrone Disma o i bambini innocenti di Betlemme uccisi da Erode.

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