L’AQUILA – Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo. L’impegno della Casa di Michele e della Cooperativa “Lavoriamo Insieme”: “Non solo il 2 aprile, insieme ai monumenti illuminati di blu accendiamo le coscienze”.
Dal 2007 le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, per far luce sulla condizione delle persone affette da disturbo dello spettro autistico. Una “condizione”, non una “disabilità”, come tiene a sottolineare il dottor Rosario Sabelli, psicologo e psicoterapeuta responsabile dell’èquipe Adolescenti e Adulti della Casa di Michele, centro Asl con 25 posti per percorsi riabilitativi interni e altrettanti per attività “extramurali”, sotto la direzione del Centro di riferimento regionale Autismo diretto dal professor Marco Valenti. La struttura, gestita dalla cooperativa sociale “Lavoriamo Insieme”, presieduta dalla dottoressa Anna Calvarese, coordinatore medico e specialista in psichiatria, segue quotidianamente i percorsi riabilitativi degli utenti, aiutando le famiglie e con un’importante attività di sensibilizzazione nei confronti di cittadini e utenti. “In tutto il mondo – spiega il dottor Sabelli – i monumenti delle città vengono illuminati di blu e si susseguono iniziative di sensibilizzazione, ma per noi non è solo il 2 aprile. Va benissimo illuminare i monumenti in questa giornata, ma occorre accendere le coscienze di tutti. L’attenzione sul tema dell’autismo è importante, perché riguarda i diritti e le possibilità di sviluppo delle persone”.
Nello specifico, “il disturbo dello spettro autistico è caratterizzato da livelli di gravità indicati su una scala di tre punti, L1, L2 ed L3. Ogni condizione quindi dev’essere affrontata a seconda del livello di gravità. L’obiettivo è quello di facilitare sviluppo, abilità adattative e migliorare la qualità delle vita, ciascuno secondo le proprie possibilità”. Ma c’è di più: “La nostra è una lotta quotidiana contro lo stigma e l’emarginazione. Ci piace sottolineare questo concetto con la frase: l’autismo non è un mondo a parte, ma parte di questo mondo“.
Tra le attività in programma, la Casa di Michele sta organizzando un Festival dell’Inclusione che si terrà in estate e per il quale la settimana scorsa è terminata la raccolta fondi con la vendita di uova di Pasqua. Rispetto alla giornata del 2 aprile, hanno aderito gli atleti del Paganica Rugby, che hanno esposto striscioni durante le partite, e ci sono state risposte in questo senso anche da parte del Campobasso Football Club e a breve iniziative anche con L’Aquila 1927.
Ma al di là delle singole iniziative che vedono la luce nell’ambito della Giornata mondiale istituita dalle nazioni Unite, il dottor Sabelli tiene a sottolineare l’importanza di “accendere le coscienze”, affinché il lavoro quotidiano che svolgono le strutture come quelle della Casa di Michele, venga accompagnato da una forte e diffusa consapevolezza che elimini “stigma ed emarginazione”, che purtroppo ancora colpiscono le persone con disturbo dello spettro autistico.
Che cos’è l’autismo.
Lo spettro dell’autismo è una condizione che rientra tra i Disturbi del Neurosviluppo. È caratterizzato da una compromissione comunicativo-relazionale e da comportamenti, interessi e attività ristrette e ripetitive. Le persone autistiche presentano un profilo cognitivo disomogeneo e dei comportamenti eterogenei. La valutazione dell’autismo è multidisciplinare ed evolutiva; la diagnosi precoce e il lavoro di rete sono essenziali per avviare un intervento efficace a raggiungere e generalizzare obiettivi funzionali. La creazione di un ambiente adeguato e di supporto che accetta e rispetta la diversità della persona con autismo è un elemento fondamentale nel determinare accettabili livelli di qualità di vita per le persone e le loro famiglie e per determinare l’efficacia degli interventi abilitativi e di inclusione sociale”.
La Casa di Michele.
La “Casa di Michele” ha disponibilità per la presa in carico di 25 utenti che svolgono il percorso riabilitativo all’interno della struttura e 25 che svolgono progetti extramurali, sotto la direzione del Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo (C.R.R.A.) il cui ruolo istituzionale è quello di diagnosi e pianificazione degli interventi, previa autorizzazione da parte dell’Unità di Valutazione Multidimensionale (U.V.M.) della ASL di riferimento.
Obiettivi delle attività: Facilitare lo sviluppo psicologico e psico-sociale degli utenti; Migliorare le abilità adattive e comunicativo-relazionali; Migliorare la qualità della vita dell’utente e dei suoi familiari; Lottare contro lo stigma e l’emarginazione;
L’organizzazione del lavoro fa riferimento ad una cornice teorica cognitivo comportamentale. L’attività è organizzata in funzione dei livelli di funzionamento (L1,L2,L3) dell’età e rispetto al bisogno di supporto. L’intervento avviene attraverso l’implementazione di alcuni step: Ricognizione delle risorse territoriali al fine di una programmazione puntuale degli interventi; Stesura di Piani Educativi Individualizzati (P.E.I.) che tengano conto delle risorse clinico-funzionali, familiari e sociali di ciascun utente. Il P.P.I. mette in evidenza gli obiettivi riabilitativi individuali a breve, medio e lungo termine in conformità con i risultati delle valutazioni effettuate presso il C.R.R.A. mediante apposite scale;
Le strategie di intervento sono modellate sui bisogni dell’utente e della sua famiglia con l’utilizzo dei seguenti approcci: Psicoterapia cognitivo-comportamentale; Terapia comportamentale; Tecniche di Video-modelling; Logopedia; Psicomotricità; Prescrizione e monitoraggio trattamenti farmacologici; Interventi psicoeducativi sulle famiglie; Interventi domiciliari; Partecipazione ai gruppi GLH scolastici; Inserimento e accompagnamento degli utenti in contesti ludico-ricreativi in gruppo di pari neurotipici; Sensibilizzazione nelle scuole; Orientamento al lavoro.
