Parco nazionale della Maiella, parte l’iter per l’ampliamento dei confini

2 aprile 2024 | 18:51
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Parco nazionale della Maiella, parte l’iter per l’ampliamento dei confini

È stato avviato l’iter amministrativo di rimodulazione e revisione dei confini del Parco Nazionale della Maiella. I dettagli

Il Parco nazionale della Maiella sarà più grande: iniziato ufficialmente l’iter per l’ampliamento dei confini.

È stato avviato l’iter amministrativo di rimodulazione e revisione dei confini delParco Nazionale della Maiella. Lo ha deliberato l’ultimo
Consiglio Direttivo dell’ente su proposta del presidente Lucio Zazzara.
“L’idea del presidente – si legge in una nota – è che a quasitrent’anni dall’istituzione del Parco sia giunto il tempo diprendere atto dei profondi cambiamenti relativi sia allasituazione del patrimonio tutelato, sia ai nuovi contenuti dellagovernance territoriale. Una nuova consapevolezza derivantedall’oggettivo successo della gestione trentennale, ma anche daun rapporto nuovo con le popolazioni e le istituzioni locali. Undialogo evolutivo e mai interrotto che pone oggi il Parco dellaMaiella in una posizione di riferimento nello scenarionazionale”.
“Ampliare i confini – si prosegue nella nota – e ristabilire il regime di ‘area contigua‘ a favore di un più correttorapporto tra aree interne ed aree esterne al perimetroattualmente vigente. Si tratta di due percorsi completamentediversi dal punto di vista politico ed amministrativo: da unaparte ridelineare in collaborazione con enti locali e Stato ilconfine dell’area di tutela direttamente gestita dal Parco;dall’altra definire una fascia di profondità variabile, chepossiamo definire di pre-Parco, destinata a facilitare ilrapporto con i territori che circondano il Parco e necondividono comunque oneri e benefici; operazione, questa, dasviluppare soprattutto a livello regionale”.

Sulla base del voto unanime del Consiglio Direttivo, c’è quindi in progetto di far rientrare nel perimetro aree che costituiscono un unicum con certi bacini naturalistici, come pure territori che condividono particolari vocazioni produttive sostenute direttamente dal Parco (come alcune nuove coltivazioniche stanno dimostrando di poter sviluppare nuove economieagricole). D’altra parte diversi Comuni hanno mostrato interesse in tal senso, sia per essere integrati al Parco, sia per incrementare il coinvolgimento dei propri territori. È un’operazione doverosa e proprio a tal riguardo saranno presto convocati tavoli di concertazione con gli enti localiinteressati e con la Regione Abruzzo.“Considerando i nuovi temisu cui impegnarsi – aggiunge Zazzara – il Parco ha giàindividuato almeno quattro/cinque ambiti che potrebbero entrare
a far parte del sistema interno”.
Il Parco Nazionale della Maiella è impegnato in un’azione di tutela collaborativa, basata sulla condivisione con la popolazione di obiettivi che sappiano coniugare la conservazione della biodiversità e del patrimonio storico-antropico-culturale con lo sviluppo di nuove economie. Il turismo di ultima
generazione ne è un esempio: un nuovo motore di sviluppo – soprattutto per le aree interne – che sta dimostrando la capacità di essere del tutto sostenibile, cioè compatibile con la conservazione dei nostri paesaggi, insieme alla forza di fermare i meccanismi dell’abbandono.