15'anniversario

PalaAngeli, 6 aprile: fare memoria, proiettati verso il futuro

Il PalaAngeli è un luogo di testimonianza. Dove Fare memoria significa guardare al futuro, attraverso i bambini del Nuovo Basket Aquilano

PalaAngeli – 6 e 7 aprile 2024

“Mamma, giurami che qui non c’è il terremoto”. Era diventato un rito, quotidiano, prima di andare a letto, quello che compiva la mamma di Giulio, che nel 2009 aveva 12 anni. Ora Giulio Antonini gioca nel Nuovo Basket Aquilano, serie B interregionale. E i racconti e i disegni di Giulio, di Cecilia, di Simone, di Giorgio, di decine di altri bambini e ragazzi della Scuola Minibasket L’Aquila vennero raccolti nel libro che prende il titolo proprio da quella rassicurazione. Proprio da quel “Mamma, giurami che qui non c’è il terremoto”, nato dopo la scossa del 6 aprile che ha segnato indelebilmente le vite di una comunità.

Quel libro, in distribuzione gratuita nazionale e internazionale, è stata una delle molle che ha fatto avvertire l’esigenza di costruire una casa per i ragazzi: un luogo dove poter ritrovare serenità, gioia, voglia di mettercela tutta, nonostante tutto. Quella casa si chiama PalaAngeli, ha spento da poco 11 candeline e quando ci entri, nel via vai di ragazzi che iniziano e finiscono gli allenamenti, non puoi fare a meno di notare le fotografie di Ezio Pace, Davide e Matteo Cinque. Gli angeli che hanno dato il nome alla struttura, che hanno condiviso partite e allenamenti sul parquet e che il 6 aprile 2009 sono volati in cielo.

Il PalaAngeli è nato dalla solidarietà e dall’impegno di tanti. In prima fila, Roberto e Paolo Nardecchia, i coach di questi allora ragazzi che si allenavano a Piazza d’Armi: proprio quel luogo che poi divenne uno fra i più grandi campi d’accoglienza del post sisma. Al PalaAngeli domenica 7 aprile si terrà una iniziativa per fare memoria, in collaborazione con l’Associazione Familiari delle Vittime del Terremoto.
I ragazzi di ogni categoria, oltre 250, saranno presenti con i loro genitori per una mattinata di gioco e di condivisione del messaggio della memoria, come testimonianza dell’impegno di ognuno in ricordo di quanti sono scomparsi la notte del terremoto e dell’importanza della trasmissione ai ragazzi di oggi del valore dell’unione e della solidarietà di una intera comunità.

“Abbiamo condiviso con Vincenzo e Federico Vittorini, con Ilaria Carosi e tutti i familiari delle vittime la volontà di coinvolgere i nostri ragazzi proprio qui” racconta Roberto Nardecchia. Lo intercettiamo a Vienna, mentre sta per partire per Brno: è in corso di organizzazione una delle più grandi manifestazioni giovanili di basket, con l’ under 17 del Nuovo Basket Aquilano che rappresenterà l’Italia. Altro motivo di orgoglio, tutto aquilano.
Il PalaAngeli è una simbiosi fra la ricostruzione dei beni immateriali e quelli materiali. Quello che è stato costruito ha fatto sì che qui dentro viva una comunità che testimonia la forza, la volontà, la fierezza, la voglia di ricominciare. È una ricostruzione a tutto tondo, non solo di beni materiali ma anche immateriali”.
“Quel libro è nato per raccogliere le testimonianze di ragazzi, ora adulti, che ci chiedevano di giocare, di tornare a vivere la vita che portavano avanti prima del sei aprile. E lo facevano con il candore della loro età: 8,9 anni, fino agli adolescenti. In tanti sono ancora con noi, come Giulio. In questi giorni tutta la società, istruttori compresi, sono in campo con il fiore della memoria. Abbiamo trascorso diversi momenti insieme a parlare del 6 aprile, dell’iniziativa di domenica, di cosa significhino per noi queste giornate, e lo abbiamo fatto sia con i ragazzi aquilani, sia con quelli che non sono dell’Aquila”.
Eccolo, il significato di “Fare memoria”, che si trasmette attraverso il basket al PalaAngeli.
“Il PalaAngeli è un inno alla gioia, un inno alla voglia di vivere, alla voglia di correre, gridare, saltare, giocare. È un luogo di testimonianza, in cui c’è voglia di riscatto, di andare avanti. In una delle esperienze all’estero con la squadra, dopo una partita contro i ragazzi della squadra portoghese, uno di loro, facendo riferimento al terremoto, mi disse: “Con quello che avete passato, è facile batterci sul campo”, ricorda Roberto.

“Noi siamo qui, per dire ai ragazzi che ricordare significa anche scrollarsi dalle spalle la polvere e dare il meglio di loro stessi. Il nostro sguardo è a loro: crescere in questa città significa essere, fin da piccoli, testimoni di un passato anche doloroso, ma proiettati verso il futuro”.

Oggi il NBA gioca con il lutto al braccio a Pescara, in una partita cruciale per conquistare la permanenza in serie B interregionale: una squadra che è composta, nella stragrande maggioranza, da ragazzi aquilani. “Questo per noi è fondamentale. È un motivo di appartenenza. Chi è qui, è qui anche per la nostra comunità e noi siamo qui per dare ai ragazzi aquilani un motivo in più per lottare sul parquet e difendere questa serie B”.
“Sarebbe stato più facile avere in campo ragazzi più esperti, provenienti da esperienze con altre società”.
Ma che magari non ci avrebbero messo il cuore, come invece accade ogni domenica sul parquet del PalaAngeli.

leggi anche
Il ricordo
Primo memorial Lorenzo Di Fabio al PalaAngeli
#nonsolocalcio
Nuovo Basket Aquilano, una comunità che vola alto: #nonsolocalcio al PalaAngeli
L'aquila
Nuovo Basket Aquilano in B: “I bambini di 5 anni al PalaAngeli sono il nostro successo”
Sport
Nuovo Basket Aquilano promosso in B: è festa al PalaAngeli
Sport e novita'
10 anni per il PalaAngeli: sorrisi, sfide e un progetto di ampliamento alle porte
Il 6 aprile visto dal palaangeli
Fare memoria per un futuro migliore: il passaggio di consegne alle giovani generazioni di aquilani