Pamela Mattei e Maria Grazia Rotili, il ricordo delle 2 giovani morte in un incidente dopo la fiaccolata del 6 aprile 2011

6 aprile 2024 | 08:49
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Pamela Mattei e Maria Grazia Rotili, il ricordo delle 2 giovani morte in un incidente dopo la fiaccolata del 6 aprile 2011

Pamela Mattei e Maria Grazia Rotili: il ricordo, 13 anni dopo, delle 2 giovani morte in un incidente di ritorno dalla fiaccolata per le vittime del 6 aprile 2009.

Sono passati 13 anni, 15 dal terremoto: Pamela Mattei e Maria Grazia Rotili dal 2011 sono state assimilate alle vittime del sisma, morte, a seguito di un incidente di ritorno dalla fiaccolata in ricordo delle vittime, nella notte tra il 5 e il 6 aprile.

Un dolore acuto, mai sopito, come quello per le 309 vittime del sisma: due ragazze giovani e piene di vita. Una notizia terribile, per una comunità ancora profondamente scossa da quanto accaduto solo due anni prima. Per le due ragazze venne celebrata una cerimonia unica l’8 aprile 2011 nel piccolo cimitero di Vigliano, dall’allora arcivescovo Giuseppe Molinari. Pamela Mattei e Maria Grazia Rotili stavano tornando a casa insieme a un’amica. Probabilmente un colpo di sonno e la macchina è uscita fuori strada: per le due giovani non ci fu niente da fare, l’altra amica rimase ferita. Una lamiera del guard Rail tranciò in 2 la Fiat Panda sulla quale viaggiavano. A lanciare l’allarme e i soccorsi, che furono immediati, fu la terza amica, seppur ferita e sotto choc.

Era il 2011, il boom dei social non ancora prepotente come oggi, ma il cordoglio fu corale e unanime: centinaia di messaggi in poche ore per ricordare le due ragazze e per Pamela Mattei è stata creata anche una pagina. Anche la bacheca di Maria Grazia, che stava frequentando l’ultimo anno del liceo Scientifico A. Bafile, continua a riempirsi ancora oggi di commenti e pensieri di amici e parenti.Due ragazze piene di sogni e di vita che quella sera avevano voluto esserci per ricordare gli amici scomparsi due anni prima a causa della forza distruttrice del sisma.

“Nonostante lo scorrere rapido ed inesorabile del tempo, che, si dice, dovrebbe sistemare le cose, oggi manca il respiro, la stretta al cuore è la stessa e le lacrime rigano, prepotenti, il volto. Il dolore non passa per quanto tu voglia tenerlo nascosto…riaffiora prepotente e ti avvolge, straziandoti l’anima. Nessun “se”, nessun “ma” potranno mai lenirlo ed essere di conforto..sono solo quella linea sottile e invalicabile che ci separa da troppo tempo ormai. Odio quel vento…”, è l’ultimo ricordo lasciato sulla sua bacheca da Maria Elena.

Alla famiglia delle ragazze l’abbraccio commosso dalla redazione del Capoluogo.