Cultura

Tutti i Santi giorni, 7 aprile: si ricorda San Giovanni Battista de La Salle

Per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 7 aprile, San Giovanni Battista de La Salle.

Per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 7 aprile, San Giovanni Battista de La Salle.

Il 7 aprile ricorre la memoria di San Giovanni Battista de La Salle. San Giovanni Battista de La Salle, al secolo Jean-Baptiste de La Salle, nacque a Reims il 30 aprile del 1651 in seno a una famiglia di giuristi, primogenito di Louis de La Salle e di Nicole de Moët de Brouillet. Spinto dal padre verso la carriera giurisprudenziale, Giovanni ricevé la chiamata religiosa e compì i suoi primi studi tra la Sorbona e il seminario di Saint-Sulpice, per poi specializzarsi in teologia a Parigi, dove venne anche ordinato sacerdote. La sua straordinaria personalità portò il vescovo ad affidargli la fondazione di scuole parrocchiali gratuite per i bambini poveri della sua città natale e ben presto San Giovanni Battista comprese di essere più utile nell’insegnamento che negli uffici ecclesiastici, tanto che nel 1683 lasciò l’incarico di canonico per fondare una comunità religiosa dedicata all’istruzione. Il 25 maggio 1684 fondò la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane e cominciò ad aprire scuole professionali, scuole domenicali e istituti per i ragazzi di strada. Il problema più immediato per il Santo era reperire maestri validi, cosa che risolse scegliendo dei giovani pedagoghi a cui propose una forma di vita consacrata, pur nel laicato, e per cui scrisse una sorta di Regola e creando a Vaugirard il primo noviziato della Congregazione, riconosciuta del 1694. Finalità delle cosiddette Scuole normali, da lui nominate “seminari per i maestri di campagna”, era vigilare sulla preparazione morale e culturale degli insegnanti.

Tra gli scritti di San Giovanni Battista de La Salle, si ricordano opere di catechismo e pedagogiche, come Règles de la bienséance et de la civilité chrétienne, una sorta di galateo per gli alunni, ma non solo, in cui viene passato in rassegna ogni aspetto della vita quotidiana al fine di indicare atteggiamenti e comportamenti “cristiani” e socialmente dignitosi e corretti. Due sono le maggiori innovazioni operate dal Santo nell’ambito della pedagogia del tempo: non più lezioni individuali ma svolte simultaneamente in una classe e l’insegnamento della lettura in francese e non più in latino, cosa che contribuì a uniformare le pratiche dell’istruzione in Francia.
Morì nella casa madre della Congregazione a Rouen il 7 aprile del 1719 e fu sepolto a Saint-Sever: a quell’epoca la sua istituzione contava già quaranta case e oltre diecimila allievi. Fu canonizzato nel 1900 da Papa Leone XIII e proclamato da Pio XII “patrono celeste presso Dio di tutti gli insegnanti”, professori ed educatori. Dopo aver a lungo peregrinato per la Francia, dal 1937 le sue reliquie furono traslate a Roma.
Nell’iconografia classica viene rappresentato sempre con l’abito da sacerdote e alcuni libri in mano, sempre attorniato da fanciulli, soggetti prediletti della sua opera di canonizzazione.

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