Politica

Elezioni comunali, le spine di Giulianova e Atri

Le elezioni comunali a Giulianova, dove il centrosinistra fatica a trovare un candidato unitario, e Atri, dove sono in bilico le candidature sia di Ferretti che di Prosperi, sono passaggi delicati per entrambe le coalizioni

Mentre il centrodestra a Giulianova ha già schierato l’esercito – 10 liste a sostegno di Jwan Costantini, sindaco uscente e segretario provinciale della Lega – dalle parti del centrosinistra si fatica parecchio. La mediazione la sta conducendo Luciano D’Amico in persona, chiaro indizio da un lato del livello di difficoltà, dall’altro dell’importanza della posta in gioco.

Alle elezioni comunali dell’8 e del 9 giugno Giulianova compone assieme a Pescara e Montesilvano il terzetto delle città dove gli abitanti sono oltre quindicimila e quindi è contemplata la possibilità del ballottaggio. Si intrecciano il percorso di ricostruzione del Partito Democratico condotto da un commissario di peso come Giovanni Lolli e le ruggini tra il gruppo del “Cittadino governante” di Franco Arboretti (capogruppo in Consiglio comunale e candidato alle elezioni regionali con D’Amico) e quello dell’ex sindaco Francesco Mastromauro. Arboretti gli ha fatto per dieci anni una dura opposizione in Consiglio comunale: si capisce quanto sia difficile metterli d’accordo.
Non che Arboretti, in caso di mancata intesa con lui, si straccerebbe le vesti. Dice al capoluogo.it “In politica valgono i numeri. Siamo i soli a rappresentare il centrosinistra in Consiglio comunale e alle elezioni regionali la lista Abruzzo Insieme che abbiamo sostenuto ha ottenuto il 18 per cento, il 13 per cento solo al sottoscritto”. Il Pd è arrivato al 13, il Movimento Cinque Stelle al 10. D’Amico ha battuto Marco Marsilio 54,5 a 45,5. Arboretti ritiene naturale che sia il Cittadino governante ad esprimere la candidatura a sindaco: è stata indicata Alberta Ortolani, avvocata, vicecapogruppo. C’è già il sostegno dei Cinque Stelle ma non quello di Evoluzione sostenibile di Mastromauro, che chiede una personalità più “federativa”. Arboretti fa capire di attendersi il via libera del Pd, che aveva lasciato che fosse lui a proporre una candidatura: stasera i dem hanno in programma una delicata Assemblea degli iscritti, una parte del partito guarda a Mastromauro e a raccogliere previsioni e sensazioni l’esito non appare scontato come pronostica il leader del Cittadino governante. La sua decisione di indicare un nome così politicamente riconoscibile ha complicato, e di parecchio, la vita ai democratici, che hanno lavorato sin dall’inizio per unire le forze alternative alla destra. “Situazione inciampata”, si dice da quelle parti.
Alla finestra Azione, che alle elezioni regionali in città ha ottenuto un buon 7 per cento: il segretario provinciale Alessio D’Egidio ha già detto al capoluogo.it che a Giulianova la partita, e l’eventuale accordo con il centrosinistra, è legata anche alle situazioni negli altri comuni in cui si voterà in provincia.
Tra questi, di Pineto si è scritto. Ad Atri esiste la possibilità che i contendenti che diedero vita lo scorso anno a un risultato straordinariamente in bilico (la spuntò Piergiorgio Ferretti del centrodestra su Alfonso Prosperi del centrosinistra per undici voti, ma l’elezione è stata annullata da una sentenza del Consiglio di Stato) non siano della partita. Sono in programma nelle prossime ore riunioni decisive dei partiti e delle coalizioni. Marilena Rossi, coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia, dice al capoluogo.it: “E’ necessario che il centrodestra vada unito”. Negli scorsi giorni è stato proprio il partito di Giorgia Meloni a chiedere un confronto sulla ricandidatura di Ferretti. Prosperi dal canto suo per scendere ancora in campo chiede un sostegno chiaro e unanime.

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