Marco, ragazzo con autismo, separato dai compagni di classe a mensa

13 aprile 2024 | 16:27
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Marco, ragazzo con autismo, separato dai compagni di classe a mensa

Ragazzo con autismo resta solo a pranzare in classe, mentre i compagni si recano nel locale convenzionato fuori dall’ingresso della scuola.

Ragazzo con autismo resta da solo a pranza in classe, mentre i compagni si recano nel locale convenzionato poco fuori dall’ingresso della scuola. La denuncia.

Resta da solo, a pranzare, nell’aula in cui si tengono le lezioni, mentre i suoi compagni consumano il pasto in un ristorante convenzionato a 200 metridal cancello della scuola, raggiungibile senza neanche attraversare la strada. Accade a Marco, ragazzo con autismo
di diciotto anni, in una scuola di Amatrice. A segnalare una “vera discriminazione che va avanti da mesi” è l’associazione Autismo Abruzzo Onlus che, dopo il sisma del 2016, ha sostenuto la famiglia di Marco per la permanenza all’Aquila e ora, insieme al legale Gianni Legnini, annuncia che “avvierà tutte le azioni delcaso per salvaguardare i diritti e la dignità di questepersone”. I genitori, fa sapere l’associazione,“hanno appresodi questa ‘modalità’ solo recentemente e per caso. Nessunacomunicazione è mai stata loro rivolta. Hanno inviato una pecalla scuola che, ad oggi e a distanza di giorni, è ancora senzarisposta”.

Marco, pur essendo un ragazzo con autismo ed epilettico, al di fuori del contesto scolastico conduce una vita sociale attiva ed è moltoconosciuto in paese– racconta Dario Verzulli, presidente di Autismo Abruzzo Onlus – Escluderlo dalla fruizione del pastoinsieme ai compagni è un atto ignobile, oltre che diseducativoanche per il gruppo dei pari, e richiede un intervento immediatoda parte degli organi ministeriali. Anche il sindaco diAmatrice, Giorgio Cortellesi, ha inviato una missiva alla Scuolae all’Ufficio Scolastico regionale chiedendo chiarimentiurgenti, ma tutto tace, anche per il primo cittadino”.
La Scuola italiana, che con orgoglio rivendical’eliminazione delle classi differenziate, non può tollerarequesta aberrazione – continua Verzulli – Segnaleremo tempestivamente questa grave discriminazione e lesione deidiritti all’inclusione di Marco alle autorità competenti e
informeremo il ministro dell’Istruzione e del Merito, GiuseppeValditara, chiedendo l’immediata revoca dell’incarico allaDirigente Scolastica”.
Per l’associazione “l’esclusione è un atto di profonda inciviltà” e quella di Marco è una “situazione ingiustificabile,che viola ogni norma dedicata all’inclusione scolastica, unadecisione unilaterale, imposta senza la minima comunicazione aifamiliari e senza alcuna plausibile motivazione”.