15 aprile

Alla scoperta del Sant’Andrea di Stiffe nella giornata mondiale dell’Arte

In occasione della Giornata mondiale dell’arte, vi portiamo alla scoperta del Sant’Andrea di Stiffe, opera di Saturnino Gatti.

In occasione della Giornata mondiale dell’arte, vi portiamo alla scoperta della statua in terracotta del Sant’Andrea, opera di Saturnino Gatti.

Tra le opere plastiche fittili più belle dell’età rinascimentale presenti in Abruzzo, vi è lo straordinario Sant’Andrea di Stiffe attribuito a Saturnino Gatti.

L’opera, realizzata con una cottura in due soli pezzi – come evidenzia il taglio in diagonale ai due terzi del corpo – e dipinta a freddo, viene ricondotta alla mano del maestro aquilano per le analogie con il San Giuseppe del Presepe di Tione e con il Sant’Antonio Abate di Santa Maria del Ponte, quest’ultimo di certa autografia e datazione, collocato da fonti documentarie al 1512. Secondo la dott.ssa Lucia Arbace, – già direttrice del Munda fino al 2020 –  la statua di Stiffe sarebbe da datare ai primi anni del Cinquecento, come testimonia lo stile, con l’articolazione del corpo sbilanciata in avanti, a ricordare un accenno di passo e l’impianto monumentale dell’abito, a fitte pieghe che rimandano alla scultura classica.

Purtroppo, in seguito al sisma del 2009, il Sant’Andrea di  Stiffe ha subito degli ingenti danni. Inserito in una piccola nicchia nella parete di sinistra dell’omonima chiesa della frazione di San Demetrio ne’ Vestini, parte del modellato sporgeva in aggetto verso la navata: il crollo di una porzione del cornicione ha investito la parte superiore della scultura, facendo precipitare in terra il capo, il busto e il braccio destro, disastrosamente frantumati in circa 80 lacerti. Recuperati quasi tutti i frammenti e ricoverato in un primo momento quanto superstite della scultura, è stato possibile procedere alla ricomposizione dei brani plastici e al successivo restauro, che ha consentito di rendere nuovamente fruibile l’opera nella sua interezza.

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