“Il mio sogno è iniziato quando ero bambino e niente potrà fermarmi dal raggiungere i miei obiettivi. Lo sport mi ha salvato la vita. Avere questo sogno è stato vitale, ha creato quella voglia di alzarsi al mattino. Per me esisteva ed esiste solo il nuoto e continuerà a dedicarmi a questa passione con tutto me stesso”. All’inizio del 2019 la promessa del nuoto Manuel Bortuzzo a soli 19 anni aveva messo nel mirino il debutto ai Campionati del mondo, la vita poi lo ha costretto ad affrontare “l’ostacolo più imprevedibile”.
Esempio virtuoso di resistenza, disciplina e voglia di vivere, Manuel Bortuzzo ha partecipato all’incontro a L’Aquila #iononmollo, organizzato da Marcello Di Giacomo insieme al Comune dell’Aquila nel cartellone di eventi per l’anniversario del sisma del 6 aprile. Lo sport come molla di rinascita e resilienza, come chiave di lettura per affrontare la vita anche quando ti pone davanti ostacoli insormontabili. “Se ce l’ho fatta io possono farcela tutti”, spiega Manuel ai microfoni del Capoluogo. A L’Aquila ha incontrato gli studenti della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”, accolto da un religioso silenzio prima e dalle tante domande dei ragazzi poi e dal suono del pianoforte, altra grande passione a cui Manuel dedica diverse ore di studio ogni giorno. Mentre parla capita di vederlo tamburellare le dita, come se stesse suonando e le sue parole sono musica, ma soprattutto sono esempio per tutti, dai più giovani agli adulti.
Dopo l’incontro a scuola l’atleta ha partecipato alla tavola rotonda presso l’auditorium dell’Ance, erano presenti tutte le associazioni sportive cittadine; Giancarlo Della Pelle, Eleonora Laurini (Ance Giovani). A portare i saluti dell’amministrazione, l’assessore alle Politiche socialI, Manuela Tursini. Ha moderato gli interventi la giornalista Loredana Lombardo.
La vita di Manuel ha subito un terribile scossone il 3 febbraio 2019: a causa di uno di scambio di identità fuori un pub della periferia a sud di Roma, il giovane era stato colpito da una pallottola che ha provocato una grave lesione spinale, costringendolo sulla sedia a rotelle. Ma il suo sogno era lì, ancora a portata di mano, ed è tornato subito in vasca, a inseguire quel sogno: si allena tutti i giorni, dal lunedì al sabato, ha scritto libri, va nelle scuole, racconta la sua storia con allegria e semplicità, fa parte del gruppo della Polizia di Stato (Fiamme Oro) e sogna le Olimpiadi. A volte, nella vita le cose non vanno secondo i piani, ma se il destino prende direzioni imprevedibili, la strada per inseguire i propri sogni può cambiare tragitto, ma non scomparirà mai del tutto e la storia di Manuel lo insegna. “Lo sport – spiega Manuel – ti insegna a essere pronto a tutto, a sacrificarti a darti degli obiettivi. 5 anni fa mi sono sentito perso, perché dovevo vivere una nuova condizione, ma proprio grazie a questa mia passione sono riuscito ad andare avanti, a rimettermi in gioco e a reinventarmi con cose nuove. Torno a casa ogni sera con il sorriso soddisfatto di quello che faccio: nulla è scontato, devi ‘farti il mazzo’, devi volerlo, devi metterci passione”.
#iononmollo: lo sport come motore per la rinascita post sisma, Bortuzzo a L’Aquila per le iniziative legate al 6 aprile
“Si tratta di un incontro – spiegano Giancarlo Della Pelle e Marcello Di Giacomo – che apre le porte a una nuova narrazione del sisma del 6 aprile e comincia a dare uno sguardo positivo al futuro per fare in modo che dalle macerie del terremoto si possa non solo piangere, ma sorridere sperando e coltivando sentimenti di rinascita. In parallelo con la tragedia del terremoto così come da qualunque tragedia, bisogna tirare fuori la capacità e la forza per andare avanti e Manuel giovane a talentuoso sportivo innamorato della vita rappresenta tutto questo“.
#Iononmollo, Manuel Bortuzzo a L’Aquila come esempio di coraggio e resilienza
