Poliziotti sotto inchiesta, SIAP: Vicinanza ai colleghi minacciati e solidarietà a quelli sottoposti a nuova indagine

19 aprile 2024 | 19:10
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Poliziotti sotto inchiesta, SIAP: Vicinanza ai colleghi minacciati e solidarietà a quelli sottoposti a nuova indagine

Polizia Stradale Pratola Peligna, la nota del SIAP: “Rispetto della magistratura e vicinanza ai colleghi minacciati, ma piena solidarietà ai poliziotti sottoposti a nuova indagine”.

Polizia Stradale Pratola Peligna, la nota del SIAP: “Rispetto della magistratura e vicinanza ai colleghi minacciati, ma piena solidarietà ai poliziotti sottoposti a nuova indagine”.

“Per doverosa prudenza e rispetto della Magistratura – scrivono in una nota il Segretario Generale Regionale SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) Alberto Ravanetti e il Segretario Generale Provinciale Fabio Marinelli – abbiamo, con senso di responsabilità, evitato di intervenire pubblicamente su una vicenda esplosa mediaticamente da un anno a questa parte, allorquando furono applicate ben 10 misure interdittive a carico di altrettanti colleghi in servizio presso la Polizia Stradale di Pratola Peligna. Ricordando, con l’occasione, che le stesse misure sono state subito revocate dal Tribunale del Riesame dell’Aquila già a settembre del 2023 e come i fatti contestati, attinenti ad un periodo dal 2019 al 2022, debbano essere contestualizzati in sporadici episodi individuali e non attribuiti genericamente a tutti, così da instillare nell’opinione pubblica un convincimento errato, riteniamo oggi necessario, a mente fredda, manifestare a tutti i colleghi coinvolti la nostra vicinanza e solidarietà.
“Vicinanza – prosegue la nota – ai due colleghi che hanno ricevuto un proiettile in una busta nella cassetta della posta presso la loro abitazione, gli stessi che hanno condotto l’indagine dal 2019 al 2022, e piena solidarietà ai poliziotti che a seguito di tale atto hanno subito accertamenti umilianti. È con estrema perplessità, infatti, che abbiamo assistito a perquisizioni di massa negli uffici, nelle abitazioni e nelle auto degli undici poliziotti indagati a suo tempo ed ora un’altra volta raggiunti da ulteriori avvisi di garanzia. Atto che, nuovamente, getta discredito sui colleghi, coinvolgendo e stravolgendo la vita familiare degli stessi, e sull’ intera immagine della Polizia di Stato. Con l’assoluta certezza di non trovarsi di fronte ad una banda di pericolosi pregiudicati, auspichiamo con forza che i tempi di accertamento della verità siano celeri e che sia restituita l’onorabilità e la serenità lavorativa e familiare a servitori della Stato che, fino all’ultimo eventuale grado di giudizio, sono a tutt’oggi innocenti, avendo piena fiducia nell’ operato della Magistratura. Siamo partecipi delle loro preoccupazioni e vicini allo stato d’animo delle famiglie dei colleghi coinvolti”.