La guerra in Medio Oriente, Mimmo Srour: Senza laicismo, ci sono solo integralisti

Mimmo Srour ospite di Grandangolo: Il Capoluogo torna a parlare della guerra in Medio Oriente. Lo scenario della crisi israelo-palestinese è ancor più instabile dopo l’inserimento dell’Iran.

Esperto di politiche mediorientali, Mimmo Srour, è tornato negli studi di Grandangolo per fare il punto sulla crisi israelo-palestinese.
Si inizia alla fine, per poi procedere a ritroso. Ieri mattina c’è stata la risposta di Israele all’attacco dell’Iran. A che punto siamo?
“Iniziamo col dire che la situazione è complessa e difficile da comprendere. Per provare a capire bisogna partire da ciò che sta accadendo in tutto il mondo. Perché il Medio Oriente fa parte di questo mondo. Con la fine dell’Unione Sovietica è praticamente finita un’epoca, quella successiva alla Seconda Guerra mondiale ed è da allora che si sta cercando un nuovo assetto. Finché non arriveremo a questo nuovo assetto, la situazione resterà preoccupante. Oggi, l’importanza geo-strategica del Medio Oriente ci ha fatto quasi totalmente dimenticare quanto sta accadendo tra Russia e Ucraina. In questa guerra sono coinvolti, di nuovo, protagonisti come USA, Cina, Russia, Iran…potenze mondiali e potenze regionali. Non finirà qui: l’inizio non è stato il 7 ottobre, né l’attacco israeliano al Consolato iraniano. La realtà è che tutto è iniziato molto prima per quanto riguarda il fronte mediorientale”. 

“Fino ad ora – contiua Mimmo Srour – potenze mondiali e regionali si sono combattute attraverso forze non proprie e a distanza. La novità di questi giorni è che ora gli iraniani attaccano il territorio israeliano. Ad oggi sono stati accertati 35mila palestinesi morti…ma anche le informazioni che arrivano sono spesso imprecise. Ormai in merito alla questione del Medio Oriente, riferendoci alla guerra religiosa, il laicismo è sparito, sia quello israeliano sia quello arabo-palestinese. Oggi esistono solo gli integralisti. L’Islam religioso e l’ebraismo religioso si sono appropriati delle battaglie preesistenti relative alla questione palestinese. Oggi a governare questi processi sono, da entrambe le parti, gli integralisti politici-religiosi”. 

“Credo che l’America si sia preoccupata nuovamente di essere dentro questa guerra nel Medio Oriente, cercando in ogni modo sì di difendere Israele, ma anche di impedire all’Iran di attaccarlo in modo diretto. In realtà, l’Iran ha voluto rispondere all’attacco israeliano al suo Consolato a Damasco, che è territorio iraniano. Ha preteso, non riuscendo ad ottenere nulla, che quell’attacco fosse condannato almeno dal Consiglio di sicurezza, ma America e Occidente non hanno espresso alcuna condanna. Così l’Iran ha deciso di intervenire da sé per difendere il suo territorio. Dal mio punto di vista è solo un attacco dimostrativo, per far capire che loro sono in grado di arrivare anche ad infrastrutture importanti. Volevano dimostrare al mondo – e a Israele – che loro possono riuscire a colpire. 

“La verità che oggi si sta massacrando il popolo palestinese di Gaza”, ha sottolineato Srour.