Cambiano solo le deleghe in Giunta a Vasto, è il metodo Menna

22 aprile 2024 | 16:47
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Cambiano solo le deleghe in Giunta a Vasto, è il metodo Menna

Cambiano le deleghe in Giunta a Vasto, come annunciato giorni fa dal sindaco Menna. Un passaggio di metodo, non politico

È stata annunciata questa mattina la nuova Giunta comunale di Vasto. Non sono cambiate le donne e gli uomini che la compongono, si è trattato di un rimpasto di deleghe che il sindaco, Francesco Menna, ha motivato già nei giorni scorsi con l’esigenza di dare nuovo impulso all’attività amministrativa e di rafforzare le competenze delle figure della squadra di governo.

Giunta Vasto, cambiano solo le deleghe. Un’operazione analoga era già stata condotta nella scorsa consiliatura, tanto che il primo cittadino, tra il serio e il faceto, ne ha accompagnato la ripetizione adducendo ragioni scaramantiche, visto che precedette la rielezione, avvenuta nel 2021.
L’operazione di allora avvenne in realtà su basi meno strutturali, nel senso che riguardava un numero minore di deleghe e una squadra che non era legata come questa al percorso del sindaco. Non è escluso che ci possa essere un altro “rimpasto” prima della fine della legislatura. I criteri sono: rotazione; logicità, coerenza e affinità tra deleghe e macchina amministrativa; capacità multidisciplinare.

C’era stata, a dire il vero, una serie di voci e interrogativi che avevano fatto avanzare il sospetto che questo passaggio fosse dettato da motivi politici. In particolare aveva attirato l’attenzione una richiesta da parte della vicesindaca Licia Fioravante, proprio alla vigilia della revoca degli incarichi assessorili, di maggiore condivisione nelle scelte amministrative. Ma la sua riconferma al ruolo di vice sembra escludere questa lettura. Il nuovo assetto amministrativo è stato preceduto da un confronto con le forze politiche e civiche che compongono la maggioranza sulla base di un documento programmatico.

In sintesi: Fioravante perde le deleghe a città del benessere e turismo, che vanno a Nicola Della Gatta, poi quelle ad agricoltura caccia e pesca (vanno a Paola Cianci), società partecipate di controllo (vanno a Gabriele Barisano). Anna Bosco perde Istruzione (va a Cianci), sviluppo economico (Fioravante), mercati e fiere (Fioravante), Politiche industriali (Fioravante), Politiche del porto (Fioravante), transizione digitale (Alessandro D’Elisa), politiche energetiche (D’Elisa), Politiche trasparenza (Della Gatta). Sempre Bosco prende dalla Cianci le deleghe per le politiche della casa e da Della Gatta le politiche sociali. Lo stesso Della Gatta passerà le deleghe relative ad appalti a Fioravante. Barisano prende dalla Cianci il Patrimonio e perde le politiche cimiteriali (vanno alla Cianci), mentre Carlo Della Penna prende dalla Cianci l’avvocatura comunale. Tre le deleghe create ex novo: acque bianche e nere e crisi idrica (mantenuta dal sindaco), una per la Via Verde e la Costa dei trabocchi (Barisano), un’altra dedicata al project financing (Fioravante).
Che il rimpasto di deleghe non abbia intenti politici né tanto meno punitivi lo rivelerebbe il caso di Bosco, che è privata della delega all’Istruzione pur avendo, filtra, ottenuto ottimi risultati. Proprio per dare nuovo slancio e acquisire nuova esperienza altrove.
Oggi in conferenza stampa Menna ha elencato una lunga lista di opere: il Teatro Rossetti, Palazzo d’Avalos, edificio di via Naumachia, interventi per dissesto idrogeologico, erosione costiera, Faro, pista ciclabile, parcheggi e piazza nel quartiere San Paolo, Mercato Santa Chiara, Isola ecologica e centro del riuso, Polo culturale, Facoltà di Scienze infermieristiche, Centro Ciampi, aree sgambamento, SUAP, metanizzazione, Arena, Nuovo lotto Cimitero, passerella pontile e altro. Il primo cittadino ha anche annunciato otto nuovi obiettivi da realizzare a breve termine: realizzazione di un parcheggio collegato con via Donizetti e il vicino svincolo tra la SS16 e Lungomare Cordella; area didattica e parcheggio centro visita, osservatorio astronomico a Punta Penna; collegamento tra vecchia stazione Piazza Fiume e pista ciclabile; espletare la gara della nuova illuminazione pubblica di Vasto e illuminare tutti i quartieri; Premio nazionale Raffaele Mattioli; trasformare le occupazioni di località Canale in un unico grande Parco pubblico; trasformazione di un bene confiscato alle Mafie in un centro immigrati per la formazione di maestranze artigianali e turistiche; trasformazione di Vallone Maltempo in Parco e area sgambamento cani. Poi è stata la volta del programma, di oltre cento punti. Menna ha ricordato: “Il documento, contenente gli obiettivi di mandato 2024-2026, è stato sottoscritto da tutti i segretari delle forze politiche, dagli assessori e dai consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra e sarà parte integrante di una delibera di giunta comunale in modo tale da essere recepito come atto di indirizzo in tutti gli atti di programmazione dell’ente. Il documento sarà trasmesso all’organismo interno di valutazione, al collegio dei revisori dei conti, ai dipendenti comunali affinché sia inserito nel Peg, nel piano degli obiettivi, nei processi di valutazione del personale comunale”. Il sindaco ha anche evidenziato di volere creare “una struttura amministrativa coerente con le deleghe di giunta”.