Il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo, è occasione per commemorare i 33 Martiri di Capistrello. Proprio per quella strage, avvenuta il 4 giugno 1944, il Comune marsicano è stato insignito della Medaglia d’oro al valor civile, nel 2004. Quest’anno ricorrono venti anni da questa importante onorificenza, e ottanta dall’eccidio.
Le celebrazioni del 25 aprile e il ricordo delle vittime sono affidate al Comune, all’Anpi Marsica e all’associazione “Cammino dell’Accoglienza”. La manifestazione avrà inizio con raduno a piazza Municipio alle ore 10.30, poi il corteo si dirigerà alla volta del sacrario di piazzale Stazione dove verrà deposta alla corona e dove terranno un intervento il sindaco Francesco Ciciotti e il professor Ilio Leonio in rappresentanza dell’Anpi.
La strage dei 33 Martiri fu perpetrata nello stesso giorno della liberazione di Roma, quando la linea Gustav era già stata sfondata dagli Alleati. I nazisti, in arretramento, facevano terra bruciata e compivano rappresaglie, arresti, fucilazioni. Proprio quando a Capistrello era imminente l’arrivo delle truppe inglesi i tedeschi decisero di fare un ultimo rastrellamento sulle montagne circostanti. Ne fecero le spese 33 pastori e allevatori che cercavano riparo dalle bombe. Furono imprigionati e fucilati nei pressi della stazione ferroviaria. Tra di loro c’erano tre minorenni. In sette non vennero nemmeno identificati. I corpi nudi vennero gettati in una buca causata da un bombardamento di pochi giorni prima.
La celebrazione odierna è particolarmente sentita perché, oltre a cadere come detto a venti anni dal conferimento della Medaglia al Comune e a ottanta dalla strage, è la prima che si svolge dopo la vicenda che nel gennaio scorso sollevò stupore e indignazione anche al di fuori della Marsica e dell’Abruzzo. In occasione della scorsa Epifania alcune delle calze distribuite ai bambini radunati in piazza recavano il simbolo della Flottiglia della Repubblica Sociale Italiana, la Decima Mas. L’amministrazione comunale smentì ogni coinvolgimento.