Premio letterario Tratturo Magno, via alla quarta edizione del concorso letterario

Premio letterario Tratturo Magno, parte quarta edizione 2024: da oggi fino all’8 settembre 2024 sarà possibile inviare i lavori per partecipare al concorso letterario.
Premio letterario Tratturo Magno, parte quarta edizione 2024: da oggi fino all’8 settembre 2024 sarà possibile inviare i lavori per partecipare al concorso letterario. La premiazione avverrà il 19 ottobre 2024 a Chieti, Palazzo di Mayo.
In data odierna, 27 aprile, si procede alla pubblicazione ufficiale del bando della quarta edizione del premio letterario IL TRATTURO MAGNO, promosso dall’Associazione Tratturo Magno 4.0, sui siti web dell’Associazione, sul sito del concorso letterario IL ROVO, sul web e a mezzo stampa; le proposte dovranno pervenire entro l’8 settembre 2024. La premiazione si svolgerà nell’ambito del Festival del Tratturo, che quest’anno si terrà, in collaborazione con la Fondazione Banco Napoli a Chieti, presso il palazzo Di Mayo (sede Fondazione) il 19 ottobre 2024. Come si può leggere nel testo pubblicato, anche questo anno vi è l’invito a scrivere testi in forma di poesia, racconto, saggio, spunti progettuali, ispirandosi al Tratturo Magno ed al mondo della transumanza. Il bando è internazionale (ci sarà traduzione), perché vuole interessare anche potenziali autori del vasto mondo degli italiani emigrati nell’800 e ‘900 e loro discendenti. I tratturi sono stati segni fondativi per i centri urbani e per la vita delle aree interne della grande emigrazione italiana in Regioni come l’Abruzzo, il Molise, la Puglia, ma anche Campania e Basilicata. Un vasto territorio del Regno di Napoli ha formato lo spazio della grande rete tratturale (circa 3000 km.) che convergeva su Foggia, ove era la Dogana.
Il premio ha lo scopo di approfondire e far conoscere i temi di una grande storia sociale ed economica dei territori attraversati dai Tratturi, attraverso la dimensione letteraria. Il premio intende chiamare oggi gli autori a sviluppare anche proposte adeguate e compatibili, per prospettare strumenti di rigenerazione di quei territori in senso economico e sociale, al fine di poter concretamente aprire spiragli per un ripopolamento e riscoprire le potenzialità delle notevoli risorse naturali, storiche, ambientali, archeologiche, architettoniche esistenti. Si tratta, per gli autori, non solo di viaggiare entro una grande storia che, nei tre secoli XV-XVIII, ha caratterizzato vari aspetti dell’economia, della società, della cultura delle regioni succitate, si tratta anche di generare una visione contemporanea e futura di questi luoghi con città, montagne, pascoli, foreste, cammini, religiosi e laici, monumenti. Agli autori si chiede quindi anche uno sforzo creativo per immaginare, progettare il futuro, non solo di rievocare un grande passato.