Abruzzesi nel mondo

Abruzzesi nel mondo, Franck Iacobucci da Cepagatti a mediatore dei popoli in Canada

Il quadro dell'emigrazione abruzzese in Canada, non sarebbe completo, se accanto ai tanti ritratti dei suoi "figli eccellenti", non si inserisse anche la straordinaria figura dell'onorevole Frank Iacobucci.

Il quadro dell’emigrazione abruzzese in Canada, non sarebbe completo, se accanto ai tanti ritratti dei suoi “figli eccellenti”, qui descritti in tutti i campi, non si inserisse anche la straordinaria figura dell’On./Prof. Frank Iacobucci.

Il primo giudice d’origine italiana della Corte Suprema del Canada è stato proprio lui: nato il 29/06/1937 a Vancouver, nella Columbia Britannica, sulla costa del Pacifico. Il padre, Gabriel vi era emigrato nel 1922, da Cepagatti(PE), impiegandosi in una fonderia, dove anche il figlio Frank lavorò per sostenere i suoi studi di base, dimostrando subito impegno e spirito di sacrificio, in una famiglia di quattro figli, con la sua mamma Rosina, d’origine calabrese. Il giovane Frank, dopo i brillanti studi di base a Vancouver, arrivò a laurearsi in Giurisprudenza, presso l’Università della Columbia Britannica, perfezionando gli studi altresì all’Università di Cambridge. A seguire vinse la Cattedra in Diritto Penale in quella dell’Ontario, a Toronto, nella grande “città abruzzese”, maturando altresì elevate competenze nello stesso Diritto commerciale e tributario. Su questa solida formazione culturale e professionale F.Iacobucci, fu’ nominato Giudice della Corte Suprema, dal 1991 al 2004,dopo che nel 1988 era stato Presidente della Corte Federale, avendo ricoperto il ruolo di Vice Ministro della Giustizia, nel grande Paese, divenuto un attore di primo piano nello scenario geo-politico ed economico internazionale.. Nel 1964 aveva sposato la sua Nancy, da cui ha avuto il figlio Edoardo, senza mai dimenticare la terra d’origine, partecipando e sostenendo tutte le campagne e le azioni per meglio integrarla nel composito mosaico del multiculturalismo e plurilinguismo canadese.

Un modello concreto di “Melting Pot”, specie nel mondo anglosassone, che ora va riconoscendo anche le altre etnie asiatiche, proprio nella sua Vancouver, con l’elezione del primo sindaco d’origine cinese, Ken Sim. In questo scenario l’87enne Iacobucci non è però un tranquillo pensionato, ma svolge ancora un ruolo attivo, come si ricava dal suo stesso profilo: “Frank fornisce consulenza al Governo, ai gruppi indigeni e alle imprese su questioni legali e politiche critiche, comprese questioni riguardanti la riconciliazione tra i popoli indigeni e il Canada, la questione dei diritti degli indigeni e l’adempimento del dovere di consulenza”. Le Camere Globali, nel 2023, hanno scritto di lui: “È molto noto e coinvolto in arbitrari e mediazioni. È molto abile, ben informato e di altissimo profilo”, continuando così a ricevere nei decenni molti premi e riconoscimenti, da organismi sia pubblici che privati, avendo al suo attivo tanti libri ed articoli pubblicati su riviste specializzate in Diritto. L’ ultimo Premio, crediamo tra i più graditi, l’ha ricevuto proprio dalla Federazione degli Abruzzesi di Hamilton, nell’Ontario, ricordando li’ commosso di essere fieramente “Cittadino Onorario”, di Cepagatti, in provincia di Pescara, da dove ebbe inizio il “viaggio della speranza” del padre, tra i pochi pionieri già negli anni ’20, nel Paese del Grande Nord. Peraltro il suo paese ha poi avuto una dinamica demografica in crescita, passato dai 3.973 ab. del censimento del 1921 ai 10.960 di un secolo dopo, in contro tendenza rispetto al massiccio spopolamento di tutte le “Aree Interne” della nostra Regione. Da qui il mito americano, che fu arricchito da quello letterario creato dallo scrittore della frontiera Jack London, che giovanissimo partì in cerca di fortuna ed avventura, come migliaia di disperati, attratti dalla “febbre dell’oro”, proprio nelle gelide terre del Klondike: “ancora squattrinato, figlio ribelle dei peggiori istituti minorili d’America”, che anima ancora oggi “Il Richiamo della Foresta”, in tutto il mondo.

 

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