Alfieri della solidarietà, Mattarella premia 29 giovani

28 aprile 2024 | 09:55
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Alfieri della solidarietà, Mattarella premia 29 giovani

Nominati 29 Alfieri della solidarietà dal presidente Mattarella: 29 ragazzi che si sono distinti per senso civico e altruismo. Targa per azioni collettive di solidarietà per i bambini di Trasacco che rinunciarono alla gita per non lasciare solo un compagno in difficoltà.

Tutte storie bellissime, all’insegna del senso civico, della solidarietà, dell’altruismo con protagonisti 29 ragazzi animati da buoni sentimenti che verranno premiati il 13 maggio dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella premierà con l’onorificenza di Alfieri della solidarietà.

Tra queste belle storie c’è quella di Lorenzo che, a soli 16 anni, ha scoperto una stella variabile, cioè una stella che, per cause fisiche, varia la sua luminosità nel tempo. Una stella – riconosciuta e censita dall’ente internazionale per le stelle variabili dell’American Association of Variable Star Observer – che ora porta il suo nome. Gli Alfieri della solidarietà sono nati tutti dopo il 200, I casi scelti non costituiscono tuttavia – si legge nella nota del Quirinale – esempi di azioni rare, ma sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea: azioni e sentimenti da incoraggiare per diffondere tra i giovani quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile, adulti consapevoli dell’importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali. Ai riconoscimenti orientati al tema annuale, si affiancano Attestati d’onore relativi ad atti compiuti con particolare coraggio e a gesti di amicizia emblematici. Il Presidente Mattarella ha inoltre assegnato tre targhe per azioni collettive di giovani e giovanissimi che hanno espresso con grande forza i valori della solidarietà. Sono grandi storie delle piccole vite che Mattarella spera diventino esempio, modello, in tempi bui di egoismi, violenza, sopraffazioni e guerre.

Dopo Lorenzo c’è Emanuele che torna da scuola su un trenino regionale e sente un uomo che in rumeno dice di vuole uccidere la fidanzata: conosce la lingua e sventa l’omicidio. Selim di anni ne ha 17, vede una signora che si accascia appena scesa dall’autobus e le salva la vita con il massaggio cardiaco: ne prova tale gioia da decidere di diventare volontario della Croce Rossa. Marta ha 15 anni e trasforma il suo dolore per una gravissima malattia in forza per aiutare gli altri. E Giulia, che ama la poesia, ne fa un linguaggio per parlare di democrazia, parità di genere, ambiente. Letizia e Sofia con la musica portano sollievo una agli sfollati dopo l’alluvione in Emilia-Romagna, l’altra a chi in Sicilia subisce sopraffazioni e illegalità. Sebastiano di anni ne ha 9 ma gli bastano per capire che se corre forte per due chilometri sul sentiero di montagna dove suo padre è svenuto, se chiama aiuto, lo salverà. Irene, 10 anni, impara l’ucraino per aiutare un piccolo fuggito dalla guerra con cui inizia a dividere la merenda e poi divide la vita. Giovanni a 14 anni è un volontario di Save the children. ‘Il traguardo di una società più inclusiva può essere raggiunto anche attraverso la semplicità di piccoli gesti silenziosi’, si legge nelle motivazioni del Quirinale che assegnano alla giovane scout Adele il riconoscimento per l’aiuto quotidiano a un compagno disabile. Alfonso arriva al Salone Internazionale del Libro di Torino scrivendo una storia di disagio e rinascita, la stessa che tanti giovani e giovanissimi hanno vissuto dopo la reclusione forzata per il Covid. Michele, pugliese, 18 anni, i libri invece li legge agli anziani, per fargli compagnia. Matteo è solo uno dei tanti giovani volontari romagnoli e toscani che si sono messi a disposizione della comunità dopo le violente alluvioni che hanno devastato Emilia-Romagna e Toscana. E il piccolo Matteo, 9 anni, con prontezza sposta dall’acceleratore la gamba del padre colto da malore in macchina e arriva al pedale del freno, fermando la corsa e salvando due vite.

Tre targhe invece per ‘azioni collettive’ di solidarietà: come quella dei piccoli della 5A di Trasacco, in provincia dell’Aquila, in visita scolastica a Roma, che decidono di interrompere la gita quando capiscono che un loro compagno disabile, per un guasto alla pedana del pullman, non avrebbe potuto seguirli in città con la sua sedia a rotelle. I bambini si rifiutano di scendere senza il loro amico, si rifiutano di separarsi da lui.