“Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di fratelli d’italia in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo”. Così il premier Giorgia Meloni dal palco della Conferenza programmatica nazionale di Fdi a Pescara.
“Non toglierò un solo minuto all’attività di governo per fare campagna elettorale: il mio compito è risolvere i problemi della Nazione e questo intendo farlo anche in campagna elettorale”. “Siccome non sono la segretaria del Pd – ha ironizzato Giorgia Meloni – confido che il partito farà del suo meglio per darmi una mano”. Le note di ‘Let It Rock Right Now‘ hanno accolto la premier nella sala principale della tensostruttura di Pescara. L’inno nazionale cantato in piedi da delegati e militanti ha chiuso i 73 minuti di intervento del Presidente del Consiglio che ha annunciato la candidatura come capolista alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno alla fine della conferenza programmatica del partito.
“Chiedo agli italiani di scrivere il mio nome, ma il mio nome di battesimo alle europee. Sono fiera che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me mi chiami Giorgia. Io sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamata ‘pesciarola’, ‘borgatara’…perché loro sono colti…Ma io sono fiera di essere una persona del popolo”, ha detto il premier. “Se volete dirmi che ancora credete in me scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi. Il potere non mi cambierà, il palazzo non mi isolerà. Ho bisogno di sapere ancora una volta che ne vale la pena”, ha aggiunto.
“Difenderemo anche in Ue le nostre eccellenze, i nostri confini, la nostra identità. Anche stavolta ci diranno che siamo dei pazzi, che è una sfida impossibile da vincere. Ci hanno dato tante volte per sconfitti, ci hanno detto che eravamo destinati scomparire. Lasciateglielo dire. Mentre si crogioleranno in questa loro rassicurante speranza noi continueremo a lavorare come sempre fatto e chissà se anche stavolta riusciremo a smentire i pronostici. È arrivato il momento di alzare la posta, cambiamo anche l’Europa“, ha proseguito Meloni.
“Quando noi diciamo ‘mai con la sinistra’ non stiamo utilizzando uno slogan buono da campagna elettorale ma da buttare il giorno dopo, parliamo di qualcosa che è nel nostro Dna. Vale a Roma e vale a Bruxelles, non ci interessa stare con tutti o dove stanno tutti – ha spiegato Meloni -. “Vogliamo fare in Europa quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre del 2022, mandando finalmente la sinistra all’opposizione anche in Europa. È una impresa difficile ma possibile, dobbiamo tentare. Sarebbe una rivoluzione. Vogliamo portare il modello italiano”.
Conferenza programmatica nazionale di FdI, l’Abruzzo al centro della politica nazionale ed europea