In controtendenza rispetto alle abituali dinamiche della politica, donne protagoniste delle elezioni europee. I nomi in corsa e le “quote azzurre”.
Scadono domani alle 16 i termini per la presentazione delle liste per le elezioni europee di giugno, ma – dal nazionale al regionale – il quadro si è già composto. Protagoniste di questa tornata elettorale saranno le donne. Se a livello nazionale lo scontro tra big sarà tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, anche l’Abruzzo ha puntato molto sulle donne, per una volta “maggioranza” tra le candidature. Nove, infatti, le candidate, a fronte di cinque candidati abruzzesi uomini.
Per quanto riguarda il centrodestra, FdI schiera l’europarlamentare uscente, l’aquilana Elisabetta De Blasis, mentre la Lega candida Laura Cucchiarella. Antonella Ballone già schierata da tempo nella lista di Forza Italia. Per quanto riguarda il gli altri schieramenti, il PD abruzzese schiera l’avvocato Manola Di Pasquale, già presidente regionale del partito, Sandra Renzi – dirigente scolastica teramana – è la candidata di Italia Viva, mentre il M5S punta sulla teramana Valentina Corneli. Libera D’Amelio, Giulia Persico e Ilaria Leonardis, invece, rispettivamente per Azione, “Verdi e Sinistra” e “Pace Terra Dignità”.
A reggere le “quote azzurre”, Nicola D’Ambrosio per FdI, Eliseo Iannini per Forza Italia, Fabio Stella per il M5S, Maurizio Acerbo per “Pace Terra Dignità”. Nessun rappresentante maschile abruzzese per PD e Lega, anche se per qualche tempo nel Carroccio si è ragionato sulla candidatura del sottosegretario Luigi D’Eramo. Ipotesi poi sfumata. Dino Rossi, invece, si candida nella lista del collegio meridionale di Libertà, del sindaco di Taormina Cateno De Luca.
Insomma, in Abruzzo prevale la rappresentanza femminile, rispetto alle candidature, come d’altra parte lo scontro al vertice a livello nazionale si gioca allo stesso modo sulle leadership di Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Da verificare se tutto questo rappresenti un vero segnale di cambiamento o una “eccezione” rispetto alla storica predominanza maschile nella politica.
