Politica

Elezioni Montesilvano, Ottavio De Martinis: “Mi candido comunque”

A Montesilvano Ottavio De Martinis si candiderà comunque alle elezioni comunali. La Lega non sostiene il suo sindaco uscente, Fdi e Fi sì.

“La mia ricandidatura non è in discussione. Sono i cittadini a chiedermelo e fa anche parte di un percorso naturale, il proseguimento di questi cinque anni di attività amministrativa”: così, al Capoluogo, il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, in vista delle elezioni comunali dell’8 e del 9 giugno.

Al momento la Lega non lo sostiene, avendo virato su un ex assessore della sua Giunta, Anthony Aliano, che ha incassato anche l’appoggio di Noi Moderati. Fratelli d’Italia e Forza Italia rimangono sul primo cittadino uscente. Le parole di Ottavio De Martinis, che non commenta la decisione della Lega di andare su Aliano, non lasciano spazio a dubbi: se forzisti e meloniani volessero convergere su un candidato (l’ex assessore o un altro) per salvaguardare l’alleanza con la Lega e quindi l’unità della coalizione, lo dovranno fare al prezzo di trovarselo come avversario, da civico.
Ottavio De Martinis, che lo stato maggiore leghista ha scaricato con dichiarazioni piuttosto nette (gli si imputa un presunto disimpegno alle elezioni regionali), schiva le bordate, si fa scivolare addosso le accuse. Sottolinea: “Certo che sono della Lega, ho appena rinnovato la tessera, anche se non sento da un mese circa il segretario regionale (ndr Luigi D’Eramo)”. Ma il segretario provinciale Emanuele Evangelista minaccia di schierare il Carroccio da solo a sostegno di Aliano se non arrivasse l’appoggio degli altri partiti.
Rivendicando l’appartenenza alla Lega De Martinis non si inscrive al fuggi fuggi, che è stata negli ultimi tempi un’attività a cui con grande impegno si sono dedicati in Abruzzo i rappresentanti istituzionali del partito di Matteo Salvini, in direzione Forza Italia e Fratelli d’Italia. Notevole è ed è stato il dinamismo negli spostamenti nel territorio della provincia di Pescara, anche perché andranno il mese prossimo al voto i due Comuni più popolosi: con Montesilvano ci sarà il capoluogo. Se la professata fedeltà di De Martinis dipenda da convinzione ideologica o piuttosto da puro calcolo, nel senso che converrebbe restare in quota Lega nel grande piccolo gioco della distribuzione dei sindaci e delle candidature, si può solo provare a indovinare. Il caso è comunque una brutta gatta da pelare in casa centrodestra, esploso (non è ovviamente una coincidenza) proprio nei giorni della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara, con la presenza della premier Meloni. La Lega abruzzese ha affondato il colpo della candidatura di Aliano tentando di rovinare la festa agli alleati; una circostanza che la dice lunga sulla natura e sullo stato dei rapporti, di quanto abbia inciso l’attivismo, in questi anni, di Fratelli d’Italia e Forza Italia nel reclutamento di rappresentanti istituzionali prelevati da casa Salvini. Rimanendo al solo livello regionale, e nella scorsa consiliatura, si contano progressive fuoriuscite di sei consiglieri e due assessori.

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