“Auguri Mamma”: Janeth, Davide e l’amore ritrovato
12 maggio 2024 | 10:47

“La mamma dovrebbe essere festeggiata ogni giorno. Non dimenticherò mai quando ti ho visto per la prima volta, 35 anni fa: ora mi prenderò cura di te”. Gli auguri di Janeth alla sua mamma
Oggi è la festa della Mamma. La redazione del Capoluogo raccoglie degli auguri speciali, quelli di Janeth alla sua mamma.
“Mi ritrovo qui, persa nei miei 1000 pensieri, e rifletto sul fatto che oggi, 12 maggio, è la festa della MAMMA. Un giorno in cui ognuno di noi festeggia la propria mamma a modo suo. ‘MAMMA’, apparentemente una breve, semplice parola che invece racchiude in sé un enorme significato. La Mamma è colei che è pronta a darti tutto il suo Amore, incondizionatamente, nel bene o nel male… È colei che è lì, SEMPRE pronta a darti una mano per farti rialzare quando cadi o quando stai per cadere…È colei che ti dà la forza nei momenti più difficili, che ti infonde coraggio quando hai paura. È colei che ti sprona a non arrenderti mai. La mamma dovrebbe essere festeggiata ogni giorno!”
“Nella mia mente, nel mio cuore è rimasto indelebile quel ricordo di quando ti ho vista per la prima volta quella domenica di 35 anni fa…Doveva essere una domenica come tante e invece no…quella domenica era diversa, speciale.. Perché sei arrivata TU.
All’improvviso, bella, radiosa, a braccia aperte: pronta ad accogliere me e Davide (mio fratello più piccolo) nella tua vita, senza nemmeno conoscerci. Piena di speranze per noi e soprattutto pronta a regalarci una vita migliore.
Ricordo che Davide – piccolo piccolo, con i suoi appena 2 anni e mezzo – senza paura ti ha abbracciato subito ed io invece nascosta, dietro la porta di quella stanza, ad osservarti, a cercare di capire chi eri e soprattutto ad interrogarmi sul motivo per cui tu eri lì, venuta da lontanissimo. Che cosa volevi da me, che ero solo una bambina di appena 5 anni e mezzo, ma già grande per la mia tenera età? E cosa volevi da Davide?
Pensieri che nascevano perché, ahimè, fino a quel dì la mia vita era stata crudele, piena di sofferenze, difficoltà, fame e soprattutto priva di amore. Davide ed io eravamo due orfani”.
“E nonostante la mia diffidenza TU non ti sei mai arresa nei miei confronti, anzi. Il nostro è stato un cammino difficile a causa della mia diffidenza e la mia difficoltà ad aprirti il mio cuore un po’ di ghiaccio. Alla fine siamo riuscite ad essere quello che siamo oggi. Perché oggi posso dire che essere mamma è essere come Te: la tua persona! Concludo sussurrandoti ad alta voce: ‘Auguri mamma, ti voglio un bene infinito. Sono orgogliosa e grata di averti come mamma ed io ti prometto che avrò cura di te, che sei un essere unico e speciale!”.