Censimento Istat Abruzzo: 3mila abitanti in meno e nuovo record di denatalità nel 2022

14 maggio 2024 | 05:34
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Censimento Istat Abruzzo: 3mila abitanti in meno e nuovo record di denatalità nel 2022

Abruzzo, dai dati Istat popolazione in calo di 3mila abitanti nel 2022. Chieti è la provincia più popolosa, ma anche la più anziana insieme a L’Aquila

Censimento Istat, scende dello 0,3% la popolazione in Abruzzo nel 2022, con 3323 residenti in meno rispetto al 2021. Nuovo record di denatalità.

La popolazione in Abruzzo, al 31 dicembre 2022, ammonta a 1.272.627 residenti, in calo rispetto al 2021 (-3.323 individui; -0,3%). La provincia di Chieti è la più popolosa (29,3%), seguita da Pescara (24,6%). La diminuzione rispetto al 2021 è frutto dei valori negativi del saldo naturale e di quello migratorio interno, cui si contrappongono in modo insufficiente i valori positivi del saldo migratorio con l’estero e dell’aggiustamento statistico. Si è
raggiunto, tra l’altro, come nel resto del Paese, un nuovo record di denatalità: i nati sono 8.023 (-267 rispetto al 2021).
È quanto emerge dal Censimento permanente della popolazione in Abruzzo diffuso dall’Istat.
Il tasso di mortalità è cresciuto dal 12,7 per mille del 2021 al 13,2 per mille del 2022,con un picco del 13,6 per mille registrato nella provincia di L’Aquila.Le donne sono il 51,1% della popolazione residente, superando gli uomini di oltre 27mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. L’età media si è innalzata rispetto al 2021 da 47,047,2 anni. Pescara e Teramo sono le province più giovani
(rispettivamente 46,7 e 46,9 anni), L’Aquila e Chieti quelle più anziane (47,7 e 47,5 anni).

Gli stranieri censiti sono 82.904 (+1.916 rispetto al 2021), il 6,5% della popolazione regionale. Provengono da 159 Paesi, prevalentemente da Romania (26,3%), Albania (13,0%) e Marocco(9,4%). Meno di un decimo della popolazione (9,3%) vive nell’unico comune con oltre 100.000 abitanti (Pescara) e meno di un quarto in quelli con popolazione tra 20.001 e 50.000 abitanti (22,3%). I comuni di montagna e della collina interna subisconoil maggior decremento di popolazione e presentano una struttura per età più vecchia. Nei piccolissimi comuni si registra il
tasso di natalità più basso, 5,3 nati per mille abitanti, e il tasso di mortalità più elevato, 19,4 per mille.
In particolare, la popolazione residente ammonta a 372.640 unità in provincia di Chieti (-0,3% rispetto al 2021), a 313.110 unità nel Pescarese (-0,2%), a 299.071 unità nel Teramano (-0,2%) e a 287.806 unità nella provincia dell’Aquila (-0,3%).

Oltre all’unico comune con più di 100mila abitanti, in Abruzzo vi sono tre comuni con popolazione compresa tra 50mila e 100mila residenti, nove comuni con popolazione tra 20 e 50mila, 14 con popolazione compresa tra 10 e 20mila, 25 comuni con un numero di residenti compreso tra 5 e 10mila, 125 comuni che contano tra i mille e i cinquemila abitanti e 128 comuni fino a mille residenti.

Qui il rapporto completo 

Sulle previsioni Istat, nel febbraio scorso, lo studioso Aldo Ronci aveva elaborato una previsione che vede, entro il 2041, la perdita di un numero di abitanti, in Abruzzo, pari all’intera città di Pescara. 

La regione decrescerà del 8,33% con un’intensità di spopolamento pari al doppio di quella dell’Italia che sarà del 4,83%. Solo L’Aquila in controtendenza: +1,65%. La popolazione abruzzese passerà da 1.272.627 abitanti del 31.12.22 a 1.166.562 del 31.12.41 registrando un decremento di 106.065 abitanti.

Spopolamento Abruzzo, 100mila abitanti in meno entro il 2041: solo L’Aquila in controtendenza