Centro turistico del Gran Sasso, la mobilitazione dei lavoratori a Palazzo Margherita: “Serve programma di ricollocazione”

L’AQUILA – Prosegue la mobilitazione dei lavoratori del Centro Turistico del Gran Sasso. A Palazzo Margherita nuovo sit-in nella giornata di commissioni e poi la partecipazione alla seduta. Le preoccupazioni per lo stop dovuto alla sostituzione funi alla funivia Gran Sasso: “Bene aver trovato i fondi, ma serviranno mesi”.

“Dal primo di maggio la funivia è chiusa, per un problema di cui si era a conoscenza da diversi mesi, siamo arrivati al 14 e oltre 40 lavoratori, tra cui diversi stagionali, non hanno nessuna soluzione al problema occupazionale”. Così  al microfono del Capoluogo d’AbruzzoAndrea Tucceri della Filt Cgil, oggi a Palazzo Margherita per un presidio dei lavoratori del Centro Turistico del Gran Sasso, che aspettano che si sblocchi una situazione occupazionale delicata. “Chiediamo alla politica – ha detto Tucceri – di farsi parte attiva per la risoluzione del problema; abbiamo chiesto in più di un’occasione di fare una ricognizione sulle partecipate del comune dell’Aquila per ricollocare i lavoratori del CTGS, come d’altra parte si è fatto in anni passati, con altre partecipate. Purtroppo al momento arrivano pochissime risposte, lacunose e senza un programma di ricollocazione. La sostituzione delle funi rappresenta un problema che richiede diversi mesi, ben venga l’aver trovato i fondi per i lavori, ma serve tempo e questo non ci fa essere ottimisti, anche perché attingere al fondo NASPI, essendo noi della categoria degli auto-ferro-tramvieri, non è automatico, né semplice. C’è bisogno di passare attraverso delle commissioni e ad oggi non è stato avviato nemmeno questo processo”.
L’intervista