Gianluca Fusilli a Pescara è il candidato degli Stati Uniti d’Europa: “Con noi idee e non ideologie”

14 maggio 2024 | 05:28
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Gianluca Fusilli a Pescara è il candidato degli Stati Uniti d’Europa: “Con noi idee e non ideologie”

A Pescara Gianluca Fusilli è il candidato sindaco della lista degli Stati Uniti d’Europa: fra gli obiettivi, recuperare il rapporto col fiume

Il progetto politico costruito per le elezioni europee, gli Stati Uniti d’Europa, avrà anche, caso unico, un candidato sindaco. Sarà, a Pescara, Gianluca Fusilli.

Classe 1969, agente assicurativo già parlamentare del Partito Democratico, è iscritto a Italia Viva dal 2021. Alle elezioni dell’8 e del 9 giugno sarà sostenuto da una lista che ripropone sul livello cittadino le formazioni che hanno lanciato la sfida per le consultazioni per l’Assemblea di Strasburgo: Partito socialista italiano, Più Europa, radicali, Italia Viva, L’Italia c’è, mentre non ci saranno i libdem.

La dimensione dell’Ue e quella della città sono tenute assieme, nella visione di Fusilli, dalla scelta di concentrarsi “sulle cose da fare, sulle idee e non sulle ideologie. Servono soluzioni concrete che richiedono competenze e l’amministrazione di una città ne ha bisogno per definizione”. Tanto ritiene forte questa connessione il candidato che ha preteso che la sua lista fosse corredata dello stesso simbolo di quelle che scenderà in campo per le elezioni europee.
Gianluca Fusilli in premessa sottolinea che “come comunità politica non abbiamo avuto in questi cinque anni ruoli elettivi. Abbiamo rilevato che Pescara ha bisogno di un’amministrazione diversa, tanto da scegliere di partecipare con un nostro contributo di idee al confronto per costruire un’alternativa. A novembre abbiamo proposto che il candidato sindaco venisse scelto attraverso le primarie, ma non ci hanno nemmeno risposto. Il centrosinistra, o campo largo che dir si voglia, ha individuatoCarlo Costantini. Ci ha offerto di partecipare alla sua coalizione ma il Movimento Cinque Stelle, e in particolare il suo leader Giuseppe Conte, pretendeva che si facesse a meno dei simboli di Azione e di Italia Viva. E’ stato probabilmente in quel momento che abbiamo compreso una volta per tutte che era giusto giocare da soli la partita”.
Lo slogan è “Pescara, sul serio” perché “il rinnovo di un’amministrazione comunale non è un mai un procedimento burocratico, e questa volta, nella nostra città, lo è ancora meno. I cittadini hanno infatti individuato la necessità che Pescara allarghi suoi confini. Avverrà fra tre anni, e questo passaggio storico dovrebbe essere una priorità, invece lo si sta trattando come un programma di tipografia. Occorre fare investimenti con le risorse che ci sono e trovarne di nuove, pensare al miglioramento delle infrastrutture tecnologiche, per rendere la vita più facile ai cittadini e fare in modo che i servizi di base siano accessibili a tutti. Vogliamo come accade in altre città d’Europa che parlando della propria ci si senta orgogliosi”.
Poi occorre affrontare di petto “il problema infrastrutturale. E’ imprescindibile se vogliamo che la gente scelga questo luogo per realizzare il proprio progetto di vita. Pescara ha mezza università, mezzo porto, mezzo autostrada. L’amministrazione comunale deve farsi carico delle azioni necessarie a completare le infrastrutture. Dovrebbe essere stabilito per legge che nella nostra città abbia sede il Dea di secondo livello, ma questa scelta ancora non si fa per non dispiacere i cugini di Chieti”.
Fusilli definisce infine un sogno a cui ambire “quello di recuperare il rapporto identitario tra Pescara e il suo fiume. Servono risorse per renderlo navigabile, bonificare gli scarichi abusivi e le sponde per fare in modo che i cittadini possano godere della sua bellezza”.