Piano di classificazione acustica e regolamento, L’Aquila divisa in sei classi: “Equilibrio tra le varie esigenze della città”

14 maggio 2024 | 18:06
Share0
Piano di classificazione acustica e regolamento, L’Aquila divisa in sei classi: “Equilibrio tra le varie esigenze della città”

L’AQUILA – Il documento di classificazione acustica e del relativo regolamento inizia l’iter nelle commissioni.

L’AQUILA – Il documento di classificazione acustica e del relativo regolamento inizia l’iter nelle commissioni. Ecco cosa prevede: sei aree con relativi limiti di emissione acustica.

Sono sei le classi previste dal documento di classificazione acustica e del relativo regolamento portato oggi in seconda Commissione Gestione Territorio presieduta da Guglielmo Santella, dall’assessore Fabrizio Taranta. Inizia così il percorso che poterà il provvedimento domani in quarta commissione e poi nelle altre, fino al passaggio in Consiglio comunale. Dopo una prima approvazione, 60 giorni per le osservazioni e quindi l’approvazione definitiva. Ma cosa prevede il documento?
“Si tratta – spiega al Capoluogo d’Abruzzo l’assessore Taranta – di un lavoro lungo e complicato, sovraordinato anche al Piano regolatore, che riguarda tutto il territorio comunale, suddiviso in classi acustiche a seconda dello stato di fatto dei luoghi, attraverso rilievi fonometrici per individuare la condizione attuale della città; è stato realizzato anche uno stato di progetto, definendo come intendiamo negli anni portare avanti e indirizzare una certa evoluzione della città. Sovrapponendo lo stato attuale con quello di progetto abbiamo il documento definitivo di classificazione acustica”.
Nello specifico, “il territorio è stato suddiviso in sei classi, dalla prima – quella a maggior tutela con i recettori sensibili come istituti sanitari, scuole, università e i più importanti parchi cittadini – alle ultime, la quinta e la sesta, caratterizzate da attività parzialmente e completamente industriale. I centri abitati delle frazioni, per loro caratteristica, sono in terza classe acustica, mentre il centro storico in quarta. A questo documento, importante e corposo, è allegato anche il regolamento acustico che riguarda appunto la regolamentazione delle emissioni acustiche che si possono avere nelle varie aree della città e nei diversi orari. Sono state individuate anche le aree a pubblico spettacolo, cercando di realizzare un documento che vada a normare la capacità di emissione acustica, andando a equilibrare tutti gli interessi presenti nella nostra città, sia quelli legati alla movida che quelli di tutela acustica dei residenti. Dopo il primo Consiglio si aprirà il percorso delle osservazioni e quindi attraverso questa analisi riusciremo ad ottenere anche ulteriori spunti migliorativi. L’interesse di tutti non è quello di trovare soluzioni di comodo, ma quello di realizzare il miglior documento possibile per la tranquillità di tutti”.
Importante anche il capitolo regolamento, che stabilisce i limiti soprattutto nelle classi di maggior attività umana, dalla seconda che riguarda le zone rurali a più basso indice di residenza alla quarta, ad elevata attività, come il centro storico. Un regolamento che disciplina le emissioni acustiche per tutte le attività, dai cantieri ai grandi eventi e le manifestazioni: “Spesso si è dibattuto in città anche sui piccoli spettacoli legati alle attività commerciali e il regolamento prevede la possibilità di tali attività nei limiti dell’emissione acustica prevista per la classe di appartenenza (con un massimo di 4 ore al giorno); per gli eventi che superano i limiti stabiliti, abbiamo previsto la possibilità di massimo 5 attività in deroga all’anno, naturalmente da richiedere al Comune, in modo che si possa implementare anche una certa rotazione delle piazza cittadine dedicate a questi eventi”.

L’intervista integrale.

piano classificazione acustica commissione