Cobar, interdittiva a contrattare con la pubblica amministrazione

24 maggio 2024 | 18:03
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Cobar, interdittiva a contrattare con la pubblica amministrazione

La ditta Cobar di Altamura, incaricata, tra le altre cose, della ricostruzione del Duomo di San Massimo e del Quarto Cantone, colpita da un’ordinanza interdittiva del GIP di Salerno con il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.

Guai giudiziari per la Cobar di Altamura, ditta nota a L’Aquila per numerosi appalti per la ricostruzione post sisma, tra cui spiccano il Duomo di San Massimo, il Quarto Cantone e il consorzio di Palazzo Bonanni a Fossa. Quest’ultimo, gestito dal commissario Francesca Di Marzio, sembra essere coinvolto in un contenzioso relativo proprio alle modalità di assegnazione dei lavori.

Interdittiva per la Cobar Spa
Il Gip ha firmato e la Guardia di Finanza campana ha eseguito un’interdittiva per un anno a contrattare con la pubblica amministrazione, a seguito di un’inchiesta relativa alla costruzione della Cittadella della Giustizia di Salerno. Come spiegato in una nota del procuratore Giuseppe Borrelli,“due delle società destinatarie di misura cautelare interdittiva, Costruzione Barozzi spa (Cobar, appunto, ndr) e Passarelli spa, facenti parte del raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario dell’appalto relativo ai ‘Lavori di realizzazione dei nuovi Uffici Giudiziari Cittadella Giudiziaria di Salerno’,non avrebbero adottato e, comunque, efficacemente attuato, modelli di organizzazione e di gestione idonei ad impedire che i rispettivi legali rappresentanti fornissero beni diversi per natura, ordine, qualità e prestazioni, da quelli indicati nel contratto di appalto e nell’adempimento degli obblighi dallo stesso derivanti”. I reati ipotizzati sono quelli di turbativa d’asta, falso in atto pubblico e corruzione.

L’indagine è partita a seguito delle lamentele del personale e degli utenti degli uffici giudiziari di Salerno per il mancato funzionamento e la lentezza dei 12 ascensori delle tre torri D, E e F: impianti spesso fermi, che si sarebbero bloccati con troppa frequenza. L’accusa ritiene che Cobar e Passarelli abbiano montato un tipo di ascensori diversi rispetto a quelli previsti dal contratto di appalto, e abbiano poi illecitamente subappaltato la manutenzione con componenti non originali o effettuando interventi non risolutivi.
L’avvocato dell’azienda, Vito Mormando, spiega in una nota: “Questo provvedimento ha suscitato più clamore del necessario. La misura, infatti, si riferisce a un presunto inadempimento di carattere meramente ed esclusivamente formale. Di più: lo stesso magistrato negli atti si riferisce a un ‘ritardo’ nell’aggiornamento del modello organizzativo. Il provvedimento quindi, di natura tecnica, potrà essere immediatamente sospeso con l’accoglimento della richiesta di sospensiva che depositeremo domani. Ad ogni buon conto, la società ha già incaricato un autorevole studio professionale per procedere all’aggiornamento del modello 231 e ha già dato comunicazione di ciò alla Procura della repubblica di Salerno. Ciò che mi preme sottolineare infine è che l’intervento della magistratura salernitana è esclusivamente limitato ad alcune delle molteplici attività societarie e non tocca in alcun modo il management di Cobar Spa”.

Intanto, il legale rappresentante di Cobar, Domenico Barozzi, è indagato a Bari nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione dell’ospedale Covid alla Fiera del Levante; con lui indagati l’ex dirigente della Protezione civile pugliese, Mario Leario, e l’ex funzionario della Regione, Antonio Mercurio. Come ricorda La Repubblica, invece, nel 2015 erano state arrestate quattro persone per 180mila euro che, sempre dalla Cobar, erano andate al clan De Stefano per l’aggiudicazione dei lavori del Museo Nazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria.

A seguito della pubblicazione di questo articolo, è pervenuta da parte del legale del signor Vito Barozzi una comunicazione riportante alcune precisazioni riguardo la vicenda: precisazioni che riportiamo nel seguente articolo

Cobar, interdittiva a contrattare con la pubblica amministrazione: le precisazioni