Sanità Abruzzo, ok del Tavolo di monitoraggio alla manovra della Regione

27 maggio 2024 | 17:42
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Sanità Abruzzo, ok del Tavolo di monitoraggio alla manovra della Regione

Sanità Abruzzo, arriva il previsto parere favorevole del Tavolo di monitoraggio. Ora l’attenzione si sposta sui piani di rientro delle Asl

Sanità Abruzzo, parere favorevole dal Tavolo di monitoraggio sulla spesa sanitaria, istituito presso i ministeri della Sanità e dell’ Economia, alla manovra regionale da 68 milioni. La riunione di stamattina ha dato esito positivo, escludendo aumenti delle tasse, tagli ai servizi della sanità e tanto meno il commissariamento.

Ne ha dato notizia l’assessora alla Sanità in Abruzzo, Nicoletta Verì, che ha spiegato: “Sapevamo di aver fatto le scelte giuste per il bene della nostra regione. Attraverso l’approvazione, da parte del Tavolo di monitoraggio, delle coperture finanziarie individuate viene garantito l’equilibrio economico-finanziario dei conti. Il prossimo passaggio è l’individuazione dei piani di razionalizzazione delle spese delle quattro Asl. Così come previsto dall’articolo della legge approvata, al fine di garantire l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità dei servizi sanitari offerti. Gli strilli delle forze di opposizione sono parsi quanto meno inopportuni se si pensa che in passato, basta andare a vedere i vecchi bilanci, le Asl abruzzesi hanno avuto disavanzi. Decine di milioni a L’Aquila, Chieti, Teramo, che la Giunta ha sempre provveduto a ripianare”.

Tutto come atteso, e sarebbe del resto stato clamoroso un esito diverso, visto che il disegno di legge “per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2023” la Giunta l’ha messo a punto in interlocuzione proprio con il Tavolo di monitoraggio. Il Consiglio l’ha approvato introducendo alcune modifiche, condivise da maggioranza e opposizione.

In particolare all’articolo 2, quello che impone alle quattro Aziende sanitarie di presentare piani di razionalizzazione delle risorse entro 30 giorni. Qui è intervenuto l’emendamento che ha come primo firmatario il presidente della Commissione Sanità Abruzzo Paolo Gatti, che stabilisce che i piani predisposti dalle quattro Asl incassino i pareri obbligatori e vincolanti oltre che della Commissione di Gatti di quella Bilancio. Passaggio chiave, che molto ha fatto discutere, tanto che Verì nel corso della seduta del Consiglio ha tentato, invano, di far modificare la natura del passaggio nelle Commissioni in un più innocuo “consultivo”. Ma Gatti ha respinto la richiesta. Nel corso del suo intervento anche il Presidente della Giunta Marco Marsilio aveva espresso un certo scetticismo sulla modifica. Un altro intervento condiviso da maggioranza e minoranza era stato l’approvazione di un ordine del giorno che prevede la possibilità di commissariare le Asl, sempre nell’ambito del percorso di stesura e di approvazione dei piani di razionalizzazione. Questi dovranno comprendere un’analisi dettagliata delle risorse umane, tecniche e finanziarie, oltre a prevedere proposte di miglioramento nell’allocazione delle risorse, includendo strategie di ottimizzazione dell’utilizzo delle infrastrutture e tecnologie sanitarie esistenti. Infine, i piani di razionalizzazione dovranno anche individuare misure per incrementare l’integrazione tra i diversi servizi sanitari, ospedalieri, territoriali e socio-sanitari.

Paolo Gatti, interpellato dal Capoluogo, legge così il verdetto del Tavolo: “E’ senz’altro una buona notizia anche se la consideravo in un certo modo scontata, visto quanto ci aveva spiegato il Presidente Marsilio. In ogni caso riguarda il passato: ora dobbiamo concentrarci sui piani di razionalizzazione delle Asl”. Anche per il capogruppo del Partito Democratico Silvio Paolucci si tratta di “un esito scontato. La Regione ha portato un taglio agli accantonamenti, soldi cash che vanno poi reintegrati e dunque ci sarà nei prossimi mesi il taglio di 19 milioni di euro per ripristinare gli accantonamenti. Vorrei ricordare 19 milioni per il 2024, 18 milioni per il 2025 e 18 milioni per il 2026. Il punto vero è che già siamo in disavanzo nell’annualità in corso (2024) e non si hanno più riserve per darne copertura, di qui l’articolo 2 della legge che impone un piano di rientro alle Asl a stretto giro e che desta molta preoccupazione per i tagli consenzienti al settore sanitario. Entro 30 giorni conosceremo entità e modalità dei tagli”

Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d’Italia, commenta: “Nessun aggravio di costi a danno dei contribuenti e nessun taglio ai servizi sarà attuato durante l’operazione di copertura del disavanzo sanitario regionale. Il parere favorevole al nostro disegno di legge, attesta la serietà del previsto programma di razionalizzazione delle risorse, una serietà di cui gli abruzzesi hanno già potuto prendere atto, durante la passata legislatura, su tutte le attività di riorganizzazione, realizzazione e pianificazione di un sistema sanitario, preso in carica nel 2019 in condizioni gravemente deficitarie”.

L’opposizione aveva anche ribadito in una conferenza stampa nelle scorse ore la posizione espressa nel corso della seduta del Consiglio regionale che ha portato all’approvazione della manovra. Per Luciano D’Amico “al disavanzo, definito più volte dall’Assessore Verì e dall’assessore Quaglieri, come ‘strutturale’, pur senza spiegarne le motivazioni, si continua a contrapporre una copertura emergenziale e non ripetibile. In Abruzzo deve essere messo in atto un profondo e radicale cambiamento in merito alla gestione della sanità. Come opposizione continueremo a lavorare con determinazione, a chiedere dati su ogni voce relativa al servizio sanitario e il conto di ogni spesa, con l’obiettivo di tutelare gli abruzzesi e garantire a tutti un servizio sanitario adeguato”.

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