Il progetto

ADO Abruzzo, la mappa del vino al futuro

Quando la tecnologia si sposa col vino: il Consorzio Tutela Vini presenta ADO Abruzzo. È una mappa del vino al futuro: servirà a capire a quale vitigno è vocato un determinato terreno

Si chiama ADO Abruzzo, sta per “Areali delle quattro D.O. Abruzzo per una caratterizzazione moderna” e sarà una mappa del vino al futuro.

Un progetto rivoluzionario che, una volta a regime, costituirà un supporto fondamentale alla programmazione delle aziende, riducendo i rischi in modo significativo.

Ado sarà presentato oggi alle 16 a Pescara, alla sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo, dal Consorzio regionale di Tutela dei Vini. E’ promosso in collaborazione con Ager, finanziato nell’ambito del Piano di sviluppo rurale (PSR) della Regione e, spiega al Capoluogo Giuseppe Cavaliere, responsabile del settore tecnico del Consorzio, individuerà “la vocazione viticola di riferimento di territori abruzzesi”, basandosi sulle quattro denominazioni a copertura regionale: Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Abruzzo doc.

Sulla base della sistematizzazione di variabili come il clima, la situazione che riguarda il suolo, il tipo di vitigno, sarà ricavato “un indice di vocazionalità” che arriverà a toccare il dettaglio dei singoli vigneti del territorio abruzzese. In buona sostanza, si potrà sapere quale tipo di vino conviene produrre in un determinato vigneto piuttosto che in un altro. I produttori potranno quindi apprendere se la produzione che hanno messo in campo è quella che assicura la resa e la qualità migliori possibili, o se al contrario è opportuno modificarla. Lo strumento sarà a loro disposizione in quanto iscritti al Consorzio: avranno la possibilità di esaminare scientificamente la situazione e le potenzialità dei territori lavorati ciascuno dalla propria azienda, minimizzando gli imprevisti.

ADO Abruzzo rappresenta, a livello di consorzio (e quindi regionale) una novità assoluta. “Oggi presenteremo – spiega Cavaliere – la parte iniziale, contiamo in autunno di concludere il percorso e metterlo a disposizione dei produttori regionali. Riteniamo che per gli imprenditori si rivelerà molto utile per programmare il vigneto futuro, per decidere gli investimenti. Scelte in questa fase storica molto più difficili e delicate rispetto al passato, visto che la viticoltura sta attraversando di fatto un momento di transizione, si sta spostando verso le aree interne a causa dei cambiamenti climatici. ADO aiuterà le aziende anche a capire fino a che punto, nei mutamenti di produzione e territori, si potranno spingere. Servirà alle imprese a conoscere il territorio e la propria specifica situazione”.

Uno strumento importante in un periodo in cui la viticoltura vive un periodo di complessi cambiamenti e adattamenti. E’ un primo passo, conclude Cavaliere, di un percorso destinato a proseguire nei prossimi anni, all’insegna dell’agricoltura 4.0 e di precisione, della lavorazione e dell’utilizzo di dati sempre più dettagliati “dal punto di vista sanitario, nutrizionale ed idrico”. Evoluzioni e cambiamenti in cui il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo intende essere protagonista.

All’evento di oggi dopo i saluti dell’assessore regionale all’agricoltura e vicepresidente Emanuele Imprudente e del presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi, interverranno Luca Toninato, amministratore delegato di Ager, il professor Francesco Giammarino dell’istituto agrario di Scerni e Fabio Pietrangeli della Regione Abruzzo.

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