L’Aquila celebra la fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Il 5 giugno alle ore 19, al colonnato del Palazzo dell’Emiciclo, la cerimonia del 210' anno dalla fondazione.
La storia è gloriosa e antica, precedente all’unità d’Italia. La fondazione dell'Arma dei Carabinieri risale al 13 luglio 1814, con le Regie Patenti che istituiscono, a Torino, il Corpo dei Carabinieri Reali: “Essi avranno le speciali prerogative, attribuzioni ed incombenze finalizzate allo scopo di contribuire sempre più alla maggiore prosperità dello Stato, che non può essere disgiunta dalla protezione e difesa dei buoni e fedeli sudditi nostri”.
La Divisione dei Carabinieri dell’Aquila venne invece istituita nel 1861, ed ebbe un battesimo operativo particolarmente duro, caratterizzato dal contrasto al brigantaggio che all’indomani dell’Unità d’Italia interessò il Mezzogiorno del nostro Paese.
Il territorio può contare oggi sui carabinieri che operano attraverso un comando provinciale, 5 Compagnie, 60 stazioni a cui dal primo gennaio del 2017 si è aggiunta la componente che si occupa della tutela forestale, ambientale e agroalimentare.
Sul sito web dell’Arma, ricostruendo le origini dell'Arma, si ricorda che “la parola Carabiniere, di per sé, non era affatto nuova; derivava dall’arma, la carabina, caratteristica dei reparti di fanteria leggera, che avevano a disposizione armi di maggiore precisione, gittata e distruttività, come appunto la carabina e la granata: i fanti di questi reparti avevano un addestramento superiore perché dovevano possedere notevoli mobilità ed iniziativa. Tali caratteristiche accomunavano concettualmente, almeno dal punto di vista militare, i Carabinieri ai Granatieri, tant’è che anche i militari dell’Arma indosseranno gli alamari ed uno dei loro simboli, la granata con fiamma, la troviamo appunto nei Granatieri. Per il nuovo Corpo vennero stabiliti ordinamento, uniformi, armamento, modalità del servizio e pure l’aspetto esteriore: i Carabinieri dovevano esprimere anche nei dettagli il fatto di essere i difensori dell’ordine dinastico ricostituito talché, equipaggiati di tutto punto, erano pronti a fare il loro ingresso nella storia”.