La storia

Tra la battaglia di Bazzano e il presente, il Castello di Paganica e le annuali celebrazioni

Il Castello di Paganica, la sua centralità negli eventi della battaglia di Bazzano di seicento anni fa, l'evoluzione di quei luoghi

Il Castello di Paganica ebbe un ruolo centrale nella battaglia di Bazzano, che il 2 giugno del 1424 decretò la sconfitta di Braccio da Montone. Gli aquilani spezzarono l’assedio che da un anno stringeva la loro città. Il contributo di Raffaele Alloggia e le iniziative di quest’anno con l’intervista ad Andrea Tozzi, presidente della Compagnia Rosso D’Aquila.

La canonica della di Chiesa di Santa Maria del Presepe, poi divenuta Palazzo De Rubeis, ingloba l’ex Castello di Paganica. Lo storico Raffaele Alloggia ricorda in una nota la vicenda affascinante di quei luoghi e di quelle strutture. Un contributo che arricchisce le celebrazioni del seicentesimo anniversario della battaglia di Bazzano, che il 1° e il 2 giugno viene ricordata al Parco del Castello, con la regia della Compagnia Rosso d’Aquila.

Rinascita dell’”Acropoli di Paganica” di Raffaele Alloggia

L’ex palazzo De Rubeis sorge su una piccola altura di roccia, nel centro storico di Paganica, come una vera e propria “Acropoli”, che ben si relaziona con la vicina chiesa di Santa Maria del Presepe.

Il Castello di Paganica fu abbattuto una prima volta dopo che nel 1284 divenne Capitano delle milizie dell’Aquila Nicola dell’Isola. Secondo lui, i Castelli, le Fortezze o le Rocche del Contado, costituivano una perenne minaccia per la Città.

Fu poi ricostruito, a seguito del Regio Diploma concesso nel 1364 dalla Regina Giovanna. Nel maggio del 1423, il Capitano di Ventura Braccio da Montone, poiché vantava diritti di “Signoria” su L’Aquila, tentò di assediare la Città.

Vista la resistenza degli Aquilani, Braccio da Montone, cambiando strategia, il 12 maggio con oltre 4.000 uomini e le nuove bombarde, assediò il Castello di Paganica. Dopo 10 giorni di dura resistenza, il Capitano dei paganichesi Gregorio di Norcia, vista l’enorme differenza tra le due forze, per evitare una imminente strage, si arrese.

I soldati bracceschi entrarono nelle mura del Castello. Da lì, sistematicamente partivano le milizie che non davano tregua agli Aquilani bisognosi di vettovaglie e non solo. Questa storia durò 13 mesi, nel corso dei quali, dalla milizia braccesca, furono abbattuti tutti i Castelli del territorio. Era rimasto integro solo quello di Paganica poiché c’erano loro! Il 2 giugno 1424, Braccio da Montone fu sconfitto da una coalizione di circa 8.000 soldati guidati dal Capitano di Ventura Giacomo Caldora.

Sembrava tutto finito, quando, così scrive Nicola da Borbona: “et essennovi annato Camponisco, a dì 16 Jugno, fo gettato a terra il Castello il Paganica.” La storia la scrive sempre chi vince, così i paganichesi per la loro resa, passarono per “traditori”, ma ancora oggi qualche Aquilano doc coraggioso scrive: Il Castello di Paganica risultò ostico alle forze braccesche, per questo la vittoria Aquilana, comportò la discesa delle proprie milizie guidate da Antonuccio Camponeschi ad occupare e distruggere il Castello, per evitare ogni possibile avventura militare dei Paganichesi contro L’Aquila!

A seicento anni dalla storia e a 15 dal terremoto, l’ex Castello di Paganica prova a rialzarsi!

Anche nell’ex Palazzo De Rubeis, come in diversi edifici storici della Città, la ricostruzione ha riportato alla luce elementi che potrebbero portare a rivedere la loro stessa storia. Lo stesso Vescovo De Rubeis, paganichese di nascita, al suo primo incontro con i fedeli a Paganica, disse: “Desidero che sul Colle torni la vita, che tutte le pietre di quelle rovine dove i nostri padri difesero con la vita la nostra comunità dagli attacchi del nemico tornino lassù, per la difesa delle nostre anime. Desidero- disse- che su quel Colle rinasca il simbolo della fortezza distrutta: ora una magnifica Chiesa dedicata alla Madonna del Presepe ed una altrettanto degna Casa Canonica!

Cosa che avvenne; però non disse che la Casa Canonica avrebbe inglobato una struttura già esistente e cioè l’ex Castello di Paganica! Di che epoca era la struttura esistente? Nella parte in alto esterna del palazzo, è leggibile una data in cifre romane: M D XL VIII (1548) cioè più di 50 anni prima della costruzione della Casa Canonica, divenuta poi Palazzo De Rubeis.

Sarà compito degli addetti ai lavori studiare i dipinti che erano nascosti sotto l’intonaco o sotto l’antica carta da parati, ci diranno anche come mai nel salone con il soffitto cassettonato di circa 80 metri quadri, si trova un grande affresco di buona fattura, della sconfitta di Braccioforte da Montone nella “Battaglia di Bazzano” simile, come immagine, alla tela di Carlo Ruthrds, che si trova alla Basilica di Collemaggio!

Le iniziative in programma e l’intervista ad Andrea Tozzi, presidente della Compagnia Rosso d’Aquila.

Negli ultimi tredici anni, l’associazione culturale di rievocazione storica Compagnia Rosso d’Aquila, sotto la guida del presidente Andrea Tozzi, ha lavorato alacremente per mantenere viva la memoria di questo fatto d’arme. Dal 2011 in avanti, non vi è stato 2 giugno in cui l’associazione non abbia promosso iniziative per onorare tale ricorrenza. Quanto impegno e quanta dedizione siano stati necessari lo sa bene Andrea Tozzi, come ha spiegato chiaramente al Capoluogo.

Andrea Tozzi, manca poco al seicentesimo anniversario della battaglia di Bazzano. Negli anni l’associazione che Lei presiede ha offerto agli aquilani delle spettacolari celebrazioni di questa ricorrenza: a che punto siete con i preparativi?
Siamo a buon punto. Prima di illustrare cosa attende gli spettatori nei giorni dell’1 e 2 giugno presso il Parco del Castello, mi consenta di sottolineare come il percorso intrapreso dalla Compagnia dal 2011 ad oggi non sia stato per nulla semplice. Devo dunque innanzitutto riconoscere la passione, il cuore e la tenacia di cui associati ed amici hanno dato prova in questi tredici anni. Senza la nostra perseveranza non saremmo mai giunti a festeggiare il seicentesimo anniversario della battaglia. Sono stati anni di sforzi, rinunce, delusioni e costante impegno organizzativo in una simbiosi con le istituzioni non sempre scontata.
[…]

Quali attrazioni saranno proposte al pubblico?
Dimostrazioni di arte militare quattrocentesca, con incontri schermistici e salve di artiglieria campale e d’assedio. Sarà tuttavia riservato spazio anche alla scherma moderna grazie alla partecipazione dell’a.s.d. Club scherma 99 prevista nella mattinata di domenica 2. Vi saranno poi due incontri: nella giornata dell’1 avrà luogo un convegno, intitolato 2 Giugno 1424-La Battaglia di Bazzano e le Bone Novelle-Dentro la Battaglia, in cui si parlerà della città dell’Aquila durante l’assedio di Braccio, di come essa abbia resistito, delle condizioni materiali e morali in cui poteva versare una città sottoposta ad un assedio nel 1400. Nella giornata del 2 si terrà il consueto incontro dal titolo Dialogo sugli ultimi giorni di Braccio da Montone. Chi preferirà avvicinarsi alla storia in maniera ludica potrà cimentarsi nel LARP grazie alle attività proposte da Mjorn Story Telling a.p.s. o divertirsi con i war game messi a disposizione dall’associazione Playadice a.p.s. Una chicca: vi sarà un war game dedicato proprio a Braccio da Montone. Tali attività ludico-ricreative sono state inserite nell’evento Giocastoria, inserito nel più ampio ventaglio di manifestazioni previste per l’occasione. Avranno luogo poi le dimostrazioni di giocoleria dei Giullari di Davide Rossi e, nella serata dell’1, lo spettacolo di fuoco e fiamme dell’artista Ottomix. Non mancheranno espositori ed angoli di ristoro. In entrambe le giornate vi sarà la rievocazione della battaglia.Quali attrazioni saranno proposte al pubblico?
Dimostrazioni di arte militare quattrocentesca, con incontri schermistici e salve di artiglieria campale e d’assedio. Sarà tuttavia riservato spazio anche alla scherma moderna grazie alla partecipazione dell’a.s.d. Club scherma 99 prevista nella mattinata di domenica 2. Vi saranno poi due incontri: nella giornata dell’1 avrà luogo un convegno, intitolato 2 Giugno 1424-La Battaglia di Bazzano e le Bone Novelle-Dentro la Battaglia, in cui si parlerà della città dell’Aquila durante l’assedio di Braccio, di come essa abbia resistito, delle condizioni materiali e morali in cui poteva versare una città sottoposta ad un assedio nel 1400. Nella giornata del 2 si terrà il consueto incontro dal titolo Dialogo sugli ultimi giorni di Braccio da Montone. Chi preferirà avvicinarsi alla storia in maniera ludica potrà cimentarsi nel LARP grazie alle attività proposte da Mjorn Story Telling a.p.s. o divertirsi con i war game messi a disposizione dall’associazione Playadice a.p.s. Una chicca: vi sarà un war game dedicato proprio a Braccio da Montone. Tali attività ludico-ricreative sono state inserite nell’evento Giocastoria, inserito nel più ampio ventaglio di manifestazioni previste per l’occasione. Avranno luogo poi le dimostrazioni di giocoleria dei Giullari di Davide Rossi e, nella serata dell’1, lo spettacolo di fuoco e fiamme dell’artista Ottomix. Non mancheranno espositori ed angoli di ristoro. In entrambe le giornate vi sarà la rievocazione della battaglia.

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