Risanamento sanità Abruzzo, le Asl in Commissione

Risanamento della sanità in Abruzzo, i direttori generali delle Asl di Teramo e L’Aquila saranno auditi. Gatti: “Intervenire con rapidità”
Sanità Abruzzo, comincia il percorso di risanamento. Al primo punto dell’ordine del giorno della seduta dell’11 giugno della Commissione Sanità, la quinta, del Consiglio regionale, figura l’audizione dei direttori generali delle Asl Avezzano – Sulmona – L’Aquila e di quella di Teramo.
I responsabili delle altre due saranno ascoltati nella seduta successiva, “visto che l’odg era già particolarmente nutrito”, dice il presidente della Commissione, Paolo Gatti (Fratelli d’Italia), al Capoluogo.
La convocazione scaturisce da una richiesta della consigliera della Lega Carla Mannetti, a seguito dell’approvazione della legge regionale del 23 maggio scorso che, oltre a disporre una manovra da 68 milioni per coprire il disavanzo della sanità abruzzese, ha dato trenta giorni alle quattro aziende sanitarie per trasmettere piani di razionalizzazione. All’articolo 2 è stato approvato un emendamento a firma proprio di Gatti che stabilisce che i suddetti piani “devono essere tempestivamente trasmessi alle Commissioni I e V del Consiglio regionale e il Dipartimento Salute provvede alla loro approvazione dopo avere illustrato i contenuti e la sostenibilità alle predette Commissioni che esprimeranno i relativi pareri obbligatori e vincolanti”. Aggettivi che sono stati al centro di una divergenza tra Gatti e l’assessore Nicoletta Verì, che avrebbe preferito un intervento delle commissioni solo di tipo consultivo. Ma Gatti non ha ceduto.
Che i direttori generali delle Asl vengano auditi prima della predisposizione dei piani di monitoraggio non è formalmente previsto dalla legge: ma introduce, di fatto, una vigilanza più stretta del Consiglio sulla gestione della sanità, auspicata anche dal presidente dell’Assise Lorenzo Sospiri e al quale anche l’opposizione ha dato un sostanziale via libera. L’emendamento Gatti era stato infatti condiviso.
“La convocazione, richiesta dalla collega Mannetti, non è legata alla legge in questione, ma immagino che lei o gli altri consiglieri vorranno chiedere un aggiornamento delle misure”, dice il presidente della Commissione Sanità al Capoluogo. Difficile pensare, infatti, che i piani non siano in cottura, visto che dei trenta giorni a disposizione delle Asl per trasmettere i piani al Dipartimento Salute della Giunta ne sono già trascorsi circa la metà.
Sanità Abruzzo, tempi stretti
I tempi sono quindi molto stretti, anche se lo stesso presidente ipotizza un primo step da concludere con la messa a punto di bozze che poi si dovranno eventualmente raffinare, anche con il concorso delle due Commissioni: “Ad ogni modo, in questa vicenda un ruolo centrale lo gioca il Dipartimento Salute. Noi siamo la politica, svolgiamo una funzione di indirizzo e di monitoraggio. L’intervallo ristretto serve anche per far capire che c’è esigenza di approfondire e intervenire con rapidità. Oggi è decisamente prematuro esprimere ottimismo o pessimismo sull’esito di questo percorso. Bisogna ancora capire, per esempio, l’andamento del primo semestre, perché i conti sono aggiornati a dicembre scorso. Sarei sorpreso se fosse migliorato”.
Le situazioni, i passivi, sono piuttosto differenti tra loro: se le aziende sanitarie di Avezzano – Sulmona – L’Aquila e Lanciano – Vasto – Chieti sono in rosso rispettivamente di 46 e 42 milioni, quella di Pescara è a quota meno 26. La perdita della Asl di Teramo è sotto gli otto milioni. Una difformità sollevata dallo stesso Gatti nel corso della seduta del Consiglio regionale, alla luce della quale, dice oggi, “mi sembrerebbe singolare un trattamento uguale per situazioni così differenti”.
