Cultura

Tutti i Santi giorni, 5 giugno: si ricorda San Bonifacio

San Bonifacio per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 5 giugno.

San Bonifacio per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 5 giugno.

Il 5 giugno ricorre la memoria di San Bonifacio. San Bonifacio, nacque a Crediton nel Devonshire tra il 673 e il 680 e fu battezzato con il nome di Wilfrid o Wynfrith. La sua vocazione fu molto precoce: secondo la tradizione decise di diventare monaco sin dall’età di cinque anni, dopo avere ascoltato i racconti di monaci in visita a casa sua. Così, dopo essersi formato nella scuola di un monastero presso Exeter, entrò nell’abazia benedettina di Nursling dove, terminati gli studi, divenne direttore e insegnante della scuola. Una volta ordinato prete decise di partire come missionario in Frisia, inviato a predicare ai pagani della Germania da San Gregorio II che gli impose il nome di Bonifacio (dal latino “colui che fa bene”). Nel 722 fu richiamato a Roma e venne consacrato vescovo regionario per la Germania. La sua evangelizzazione si fece notare per i colpi inferti alle radici delle superstizioni pagane, e non solo metaforicamente. Si narra, infatti, che un giorno, in un bosco nei pressi di Fritzlar, il Vescovo abbatté, con tutta la sua forza, una grande quercia perché adorata dalla popolazione poiché ritenuta la dimora del dio pagano Thor. L’attesa punizione con tuoni e fulmini non arrivò e tanti dei presenti si convertirono definitivamente al Cristianesimo. La leggenda vuole che nel luogo dove sorgeva la quercia, Bonifacio fece costruire la prima chiesa della Germania e che per erigerla fu usato proprio il legno dell’albero. Sembra, inoltre, che dal tronco nacque poi un abete, motivo per cui per tradizione è questo l’albero addobbato a Natale a rammentare nel Nord Europa la nascita di Gesù. San Bonifacio fece edificare anche l’Abbazia di Fulda, dove chiede di essere seppellito; qui, ancora oggi, sono custodite le sue spoglie. Il 5 giugno 754, alla vigilia della Pentecoste, fu ucciso a Dokkum da un gruppo di rapinatori pagani che miravano alle casse di libri, credendo custodissero tesori; il Santo non permise al suo seguito di difenderlo con le armi, e dopo averli esortati ad accogliere il martirio per la fede, fu uno dei primi a morire. Il libro che leggeva nella sua tenda prima di essere ucciso – una copia del “De Bono Mortis” di S. Ambrogio -, macchiato di sangue, fu esibito per secoli come reliquia. Un’altra tradizione vuole che il fendente di un Frisone si abbatté sulla testa del Vescovo: questi cercò di difendersi con l’Evangeliario, ma la spada tagliò di netto il libro e recise il capo di Bonifacio. È patrono della Germania e dell’Olanda. Protegge birrai, vinai e sarti. Viene invocato contro il tifo.

Dal punto di vista iconografico, San Bonifacio è spesso rappresentato vestito da vescovo; reca nelle mani il baculo pastorale e un libro trapassato da una spada. Uno dei suoi simboli è l’ascia, a ricordo dell’abbattimento della quercia adorata dai pagani.

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