Cinema

Opi e Navelli borghi più cinematografici d’Italia: la vocazione al cinema dell’Abruzzo interno

La vittoria di Opi e Navelli a "Borghi sul set". I due sindaci parlano al Capoluogo: "Premiate le nostre politiche"

L’Abruzzo interno set a cielo aperto. Vittoria di Opi e Navelli nella rassegna “Borghi sul set”.

Il riconoscimento di “borgo più cinematografico” a Opi e Navelli è stato consegnato nell’ambito della premiazione a Roma, al cinema Caravaggio. La manifestazione, giunta alla seconda edizione, è stata organizzata dal Cinecircolo Romano. I due borghi in provincia dell’Aquila hanno vinto ex aequo con Minturno, in provincia di Latina.

Opi si è imposta attraverso il film “Un mondo a parte” di Riccardo Milani, interpretato tra gli altri da Antonio Albanese e Virginia Raffaele. Navelli concorreva veicolata da due cortometraggi, “L’oro di Navelli” di Marco Migliozzi e “Grazie Michele” di Rosario Errico. La vittoria di Opi e Navelli viene da lontano.

La strategia di Opi

Antonio Di Santo
, sindaco di Opi, sottolinea al Capoluogo “l’importanza di un premio che riconosce la bellezza dei luoghi e la capacità di trasmettere emozioni anche attraverso la rappresentazione audiovisiva. Ci inorgoglisce, perché il concorso si basa anche sul successo di un borgo nel riuscire a mantenersi autentico pur lavorando alla proiezione verso il futuro. Significa che abbiamo lavorato bene in questa direzione, abbiamo offerto un’esperienza di valore a un turista che cerca luoghi che trasmettano cultura, natura, tradizioni”. Opi, spiega il primo cittadino, tenterà ancora di giocare la carta del cinema per promuovere il proprio territorio: “Ci stiamo muovendo, abbiamo rapporti amichevoli con Milani e con Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa Film. Vogliamo stimolare autori e produttori a scegliere l’Abruzzo interno, in particolare Opi. Un grande aiuto potrebbe arrivare dall’operatività della Film Commission regionale: rivolgo in questo senso un appello alla Regione, perché questo organismo può dare molta più forza alle nostre interlocuzioni, proponendo la disponibilità di tutto il territorio, non solo di una parte”.

Nel gennaio scorso sono stati scelti i componenti del Consiglio di amministrazione, un passaggio che fa ben sperare sui tempi dell’entrata a regime più organica e strutturata dell’Abruzzo Film Commission. Le aree interne, alle prese con i noti problemi di marginalità e spopolamento, potrebbero trovarvi un utile alleato nella predisposizione delle strategie di rilancio. Di Santo ne è convinto, perché “il cinema, in generale l’audiovisivo, per questo è uno strumento formidabile, arriva a tutti, anche ad esempio a chi non usa i social. E’ proattivo, propone i luoghi in una veste ottimale, dinamica, proposta da professionisti che sanno come ‘farli arrivare’. Per i Comuni è gratis, e questo è fondamentale quando parliamo di realtà molte piccole, che non hanno risorse per fare promozione. Il film ‘Un mondo a parte’ ci ha permesso di arrivare a un milione e 200mila persone solo attraverso il cinema, e in prospettiva si può raggiungere quota cinque milioni perché il film andrà sulle piattaforme di streaming e poi in televisione. Per non parlare poi delle foto e delle immagini di Opi che attraverso la promozione del film sono state veicolate in altri canali”.

Le scelte di Navelli

Anche Paolo Federico, sindaco di Navelli, è naturalmente soddisfatto del riconoscimento anche perché, dice al Capoluogo, “fa seguito ad altri, come quelli dei Borghi più belli d’Italia e dei Borghi del respiro. Ma questo ci dà particolare orgoglio perché vedere riconosciuto il nostro borgo come cinematografico significa che le nostre scelte in materia di tutela, conservazione, restauro dopo il sisma sono state vincenti. Ne abbiamo fatto un insieme di politiche per far capire ai nostri concittadini che è importante e vale la pena, ad esempio, valorizzare materiale edilizio autoctono e rispettare la storia urbanistica e architettonica dei luoghi”.

Per Federico il cinema e l’audiovisivo “possono essere importanti veicoli di rilancio, un tassello centrale: le aree interne hanno le carte in regola per diventare territori vocati, di riferimento per queste attività. Le bellezze ci sono, in grande quantità, dobbiamo puntarci perché le potenzialità sono impressionanti. Spero che l’Abruzzo Film Commission in questo ci dia una mano”.

Il primo cittadino di Navelli in ogni caso, rivela, si sta portando avanti coltivando contatti per future produzioni sul suo territorio, facendo leva sulla “necessità emergente di ambientazioni autentiche. Si cercano sempre di più contesti intatti. La politica della conservazione, senza disdegnare la tecnologia, è fondamentale”.

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