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Acampada pro Palestina, 8° giorno: chiesto incontro formale per la verifica dei rapporti di collaborazione

L'AQUILA - Non si ferma l'Acampada pro Palestina a San Basilio: "La risposta del Rettore non ci ha convinto, speriamo in un incontro formale".

L’AQUILA – Non si ferma l’Acampada pro Palestina a San Basilio: “La risposta del Rettore non ci ha convinto, speriamo in un incontro formale”.

Prosegue la mobilitazione a San Basilio con l’Acampada pro Palestina avviata ormai da oltre una settimana da studenti UnivAq che chiedono all’Università di “interrompere i rapporti con Israele e le aziende che creano armi attraverso anche rapporti di ricerca con gli atenei”, ma non solo. “Abbiamo voluto anche creare uno spazio sociale nel centro aquilano” ha sottolineato al microfono del Capoluogo d’Abruzzo Leonardo, uno dei partecipanti alla mobilitazione. “Speriamo che uno spazio come questo possa aiutare sia la città che il motivo per cui siamo qui: sostenere la Palestina e chiedere all’Università di interrompere i rapporti con Israele e le aziende che creano armi attraverso anche rapporti di ricerca con gli atenei. Andremo avanti finché l’Università non deciderà di interrompere questi rapporti, ora partiremo con una raccolta firme, sia tra gli studenti che tra i professori, per ripresentare formalmente la richiesta. La prima risposta del Rettore non ci ha convinto, speriamo di avere un incontro formale per capire davvero cosa prevedono questi rapporti di ricerca”.

“Quanto ai rapporti, a cui si fa riferimento nel comunicato degli studenti, che l’Università dell’Aquila intrattiene con le università e le aziende israeliane, – aveva replicato il Rettore Edoardo Alesse – si ribadisce quanto già contenuto in un ordine del giorno approvato dal nostro Senato Accademico nella seduta del 22 aprile 2024 e cioè che l’Università dell’Aquila non intende rinunciare a progetti e programmi di ricerca in collaborazione con lo Stato di Israele, perché sono all’insegna del rispetto della ricerca scientifica che garantisce progresso e avanzamenti in vari campi del sapere umano. In quella stessa seduta è stato chiarito come anche i rapporti di collaborazione con Leonardo S.p.a. non riguardino progetti di ricerca che abbiano applicazioni o finalità militari”.

Risposta che evidentemente non ha convinto gli studenti, che intendono proseguire con la mobilitazione.

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