Sanità abruzzese, prime schermaglie sui piani delle Asl

Sanità Abruzzo, audizioni in Consiglio regionali dei vertici delle Asl aquilana e teramana. Continua il percorso di approfondimento sulla proposta di legge sul suicidio assistito
Il percorso di rientro della sanità abruzzese si è aperto con le audizioni, in Commissione Sanità in Consiglio regionale, dei vertici delle Asl Avezzano – Sulmona – L’Aquila e Teramo.
Per la prima sono intervenuti il direttore generale Ferdinando Romano e il direttore sanitario Alfonso Mascitelli. Per Teramo il direttore generale Maurizio Di Giosia, il direttore sanitario Maurizio Brucchi e il direttore amministrativo Franco Santarelli. Si è trattato di una lunga disamina su dati finanziari e sulla situazione generale delle aziende, durata quasi quattro ore. La legge approvata nel mese scorso dal Consiglio regionale oltre a ripianare le perdite della sanità abruzzese con 68 milioni di euro dispone che le quattro aziende sanitarie predispongano piani di razionalizzazione.
Di Giosia dice al Capoluogo: “Ci siamo confrontati parlando di vari aspetti e delle operazioni che stiamo predisponendo per mettere sotto controllo la spesa. Ci sono criticità e le affronteremo attraverso una gestione oculata della spesa e un monitoraggio nell’acquisto dei farmaci, ma non ci sarà una compressione dei servizi”. Dino Pepe, consigliere regionale del Partito Democratico eletto in provincia di Teramo, in una dichiarazione successiva ha chiesto di aprire una “vertenza sanità teramana” per “sostenere con forza l’unica provincia abruzzese senza sanità privata sul proprio territorio”. Delle quattro Asl, la teramana è quella che alla fine del 2023 aveva il passivo meno pesante, di circa 7 milioni di euro. Avezzano – Sulmona – L’Aquila e Lanciano – Vasto – Chieti erano in rosso rispettivamente di 46 e 42 milioni, quella di Pescara era a quota meno 26.
L’audizione della Asl aquilana è stata seguita da una dichiarazione congiunta delle consigliere di maggioranza Maria Assunta Rossi, Marianna Scoccia e Carla Mannetti che chiedono che “venga disposto un incremento della quota del fondo sanitario destinato alla provincia dell’Aquila”, alla luce dell’estensione e della bassa densità abitativa del territorio di riferimento.
Nella medesima seduta della Commissione Sanità si è affrontato, con le audizioni dei promotori e dell’assessora alla Sanità Nicoletta Verì, l’esame della proposta di legge popolare sul suicidio medicalmente assistito. E’ stato deciso che il percorso delle audizioni proseguirà nelle prossime settimane per approfondire la questione e sciogliere i dubbi. I promotori al Capoluogo si dicono per il momento soddisfatti per l’apertura e l’interesse riscontrati.
Gli altri provvedimenti
Giornata intensa in Regione. La Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e le immunità ha deliberato il via libera, ovvero la non sussistenza di causa di incompatibilità, per il consigliere regionale nominato assessore Mario Quaglieri. Il verdetto era stata preceduto dalla lettura da parte del presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, della “dettagliata istruttoria compilata dalla Direzione Affari della Presidenza e Legislativi dell’Emiciclo che attesta la legittimità della posizione di Quaglieri”. I Capigruppo di opposizione, che avevano sollevato il caso anche presso l’Anac, al momento del voto hanno formalmente abbandonato la seduta, astenendosi dalla votazione.
In mattinata si era inoltre svolta la seduta congiunta delle Commissioni Bilancio, Territorio e Sanità. Una riunione convocata in urgenza, comunica il Consiglio regionale, per ascoltare i vertici del “Gruppo Burgo Spa”, proprietario dell’omonima cartiera ad Avezzano (AQ) e della “Società Chimica Bussi Spa”. Il confronto ha interessato l’articolo 2 del progetto di legge 7/2024 che, in ottemperanza al principio di leale collaborazione e nel rispetto degli impegni già formalmente assunti, intende modificare i requisiti per l’accesso delle imprese ai bandi di gara sulle concessioni idroelettriche. I lavori sono stati guidati dal presidente della II Commissione “Territorio, ambiente e infrastrutture”, Emiliano Di Matteo, che ha sospeso la seduta rimandando a martedì 18 giugno l’esame del progetto di legge, “Disposizioni in materia urbanistica e trasporti, cultura ed informazione, ordinamentali e di proroga. Modifiche alle leggi regionali nn. 58/2023, 10/2011, 46/2013, 20/2023, 53/2023, 91/1994, 37/2020, 1/2021, 2/2022, 46/2023 e 4/2024”. Anche questo provvedimento sarà discusso in seduta congiunta con le Commissioni Bilancio (I) e Sanità (V).