Bar Castello chiuso, lo sfogo del gestore: Spacciano nel parco

13 giugno 2024 | 08:04
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Bar Castello chiuso, lo sfogo del gestore: Spacciano nel parco

Il Questore chiude il Bar Castello dopo l’ennesima rissa in zona, il gestore del locale: “La rissa è avvenuta all’esterno del bar. 20 giovani spacciano alla luce del sole e il problema è la mia attività?”

“Il problema non è il Bar, ma il Parco del Castello. La rissa è avvenuta davanti al locale e non dentro. Chiedo un incontro urgente al Questore”. Dopo l’ennesima rissa nell’area del Parco del Castello, è scattata la chiusura per sei giorni di un bar: ma il gestore non ci sta.

È arrivato martedì il provvedimento di chiusura di un locale nelle vicinanze del Parco del Castello dell’Aquila: un provvedimento, stabilito dal Questore, motivato – come riportato nella nota stampa diramata dalla Polizia di Stato – dalle numerose segnalazioni di disordini e schiamazzi che hanno riguardato proprio il locale. In particolare, dopo una rissa avvenuta la scorsa settimana, durante la quale una delle persone coinvolte è rimasta ferita. In questi giorni, quindi, il bar Castello è chiuso, ma il suo gestore vuole raccontare alla città, attraverso le pagine del Capoluogo, la propria versione dell’accaduto. “Innanzitutto, voglio precisare che la rissa citata è avvenuta fuori dal locale, dinanzi all’ingresso: ci sono anche alcuni testimoni dei fatti”, sottolinea alla nostra redazione. “Fatico a comprendere le ragioni del provvedimento adottato dal Questore”. 

Questo il suo racconto. Un uomo è arrivato nel mio bar già su di giri. Io l’ho invitato ad uscire dal locale e dinanzi all’ingresso, questa persona ha iniziato a infastidire alcuni presenti: così la situazione è degenerata. Ho riportato questi fatti agli agenti della Squadra Volante della Polizia intervenuti sul posto. C’erano anche dei testimoni. La rissa, quindi, è avvenuta sul marciapiedi dinanzi all’ingresso del bar. Ora, mi chiedo: quali colpe ho? Io non sono il gestore del Parco del Castello, ma soltanto del bar. Se la zona è frequentata da persone con precedenti che arrivano nel mio bar, cosa dovrei fare? Non posso chiedere i documenti a chi arriva nel locale per comprare una birra”. Una sottolineatura che il gestore fa in riferimento a quanto riportato nella comunicazione della Polizia, cioè alla “frequentazione del bar da parte di persone con precedenti di polizia, emersa in diversi controlli”.

“Se è stato constatato che la zona è frequentata da malintenzionati e che nel Parco ci sono delinquenti che spacciano dalla mattina alla sera, io non posso che essere una vittima di tutto ciò: poiché passo lì ogni giorno 18 ore a lavorare, senza nessuno che mi tuteli”.

Al Parco del Castello ormai le risse sono quasi all’ordine del giorno. – continua il gestore – Se non vendo birre alle persone che frequentano la zona e il mio locale, queste persone potranno comprarle anche al supermercato. Quindi, che colpa ha il Bar Castello? Serve un intervento deciso per porre un freno a questi episodi. A cosa servirà, invece, chiudere il bar per una settimana?
Ho contattato il mio avvocato per richiedere un incontro al Questore: mi sono già recato in Questura, ma non sono stato ricevuto. Voglio capire perché la mia attività è stata chiusa. Si parla di schiamazzi e di disordini, ma questi schiamazzi non arrivano certamente dal bar, dove io mi limito a fare il mio lavoro. La situazione è sgradevole per tutti: ci sono 20 giovani che fanno ciò che vogliono alla luce del sole 24 ore su 24, eppure il problema adesso è il bar! Se le famiglie hanno paura di frequentare il Parco del Castello, è sempre il Bar ad avere delle colpe?”

Conclude il gestore, Se questo provvedimento doveva dimostrare che la situazione è sotto controllo, ritengo che non si stia affatto individuando il problema. Mentre alcune persone continuano a fare come vogliono nel Parco, spacciando nel Parco, la vittima di tutto questo caos è un onesto cittadino che lavora 18 ore al giorno e paga le tasse. Un cittadino che chiede soltanto di essere tutelato. Il problema dell’Aquila non è il Bar Castello, un locale che ogni sera, a mezzanotte in punto, ha già abbassato la serranda”.