Post Elezioni europee, i risultati letti dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, anche Responsabile nazionale del Dipartimento Enti Locali di Fratelli d’Italia
Elezioni europee, a urne chiuse arriva il tempo dei bilanci. Si va verso la polarizzazione del voto, nonostante forze che effettivamente resistono da entrambe le parti. Pierluigi Biondi: “Il dato più chiaro – esordisce il primo cittadino ospite di Grandangolo – è la tenuta del Governo Meloni di fronte agli elettori italiani. Fratelli d’Italia cresce, così come Forza Italia: di fatto, la somma dei voti ottenuti dall’intera coalizione restituisce un quadro simile a quello del 2022 e vengono, inoltre, sfatati una serie di miti, quali la reazione dei mercati, la ribellione degli europei al sovranismo e altri fantasmi agitati dalla Sinistra a livello locale ed europeo, anche attraverso una campagna mediatica aggressiva nei confronti della Premier e della classe dirigente dei partiti del Centrodestra”.
“Ad accusare la caduta più significativa è il gruppo dei liberali, – continua Pierluigi Biondi – i cosiddetti Macronisti che in Italia sono rappresentati dai centristi, i quali non sono riusciti neanche a superare la soglia di sbarramento del 4%. Raramente, invece, si era visto un partito incrementare il consenso dopo due anni di Governo, fra l’altro in condizioni molto delicate, come ha fatto Fratelli d’Italia. Da queste elezioni è arrivato un segnale credo inequivocabile. Poi, naturalmente, ci si può interrogare su quanta affezione abbiano i cittadini alla politica, visto l’importante dato di astensionismo, vicino a quello già registrato alle elezioni regionali in Abruzzo”.
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Questi risultati che riflessi avranno sulla politica italiana?
“Sicuramente la somma di voti riportata dai partiti di centrodestra è significativa. D’altro canto, tutto ciò che sta all’opposizione è un magma che difficilmente può coesistere. Si va da Santoro a Cateno De Luca, passando per Calenda e Renzi che sono incompatibili anche fra di loro, fino al Movimento 5 Stelle che, da quando ha scelto di allearsi con il Pd, continua inesorabilmente a perdere consensi. La tenuta del centrodestra, lo ribadisco, è importante: Forza Italia ha dimostrato di saper rispondere e di avere una sua identità anche dopo la perdita di Silvio Berlusconi. Si diceva che la Lega fosse destinata a sparire e tutto ciò non è successo. Ad esempio ci sono dati particolarmente significativi: come quelli che arrivano da Catanzaro, dove la Lega diventa il primo partito del centrodestra. La coalizione gode di ottima salute e ciò dipende anche dalla chiarezza dei messaggi che portiamo avanti”.
La sicurezza dimostrata, nei fatti e nelle parole, dal centrodestra potrebbe comportare il rischio di accendere ulteriori dinamiche interne alla colazione?
“È un rischio che dobbiamo scongiurare perché di fronte abbiamo comunque un Pd tutto fuorché derelitto. Nel Meridione, dove storicamente la destra aveva la sua roccaforte, il Pd si è affermato come primo partito, certamente trainato dallo straordinario successo di Antonio Decaro. Alleanza Verdi-Sinistra ha conseguito un risultato lusinghiero. Inoltre, in generale, la Sinistra ha lavorato su determinati temi, simboleggiati dalle candidature di Ilaria Salis e di Mimmo Lucano, caratterizzandosi in maniera radicale e non avendo paura delle disavventure giudiziarie di questi candidati di punta. Per questo, comunque, non bisogna stare tranquilli, ma è importante continuare a lavorare, come sta facendo Giorgia Meloni, con la sua capacità di essere costantemente esigente. Gli stessi ministri credo siano molto concentrati sul loro ruolo: hanno fatto poca campagna elettorale e molta attività di governo. Quindi, non si sta sicuramente sottovalutando l’avversario”.
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