“Uno stadio pieno e non più in serie D”. Questo l’augurio con cui Mario Russo inaugura la sua presidenza alla guida del club rossoblù per la stagione 2024/2025. L’Aquila 1927 si rafforza e arricchisce per un progetto sempre più ambizioso. Questa mattina la presentazione del nuovo assetto societario nella cornice dello stadio Gran Sasso.
Hanno partecipato alla presentazione, oltre al nuovo presidente, l’amministratore dell’Aquila 1927, Goffredo Juchich, il presidente onorario, Francesco Ghirelli, il senatore Guido Quintino Liris, simpatizzanti, sostenitori, membri dello staff e della dirigenza. 36 anni, originario di Caserta, imprenditore nel campo informatico e della digitalizzazione, un passato sportivo nella pallanuoto, Mario Russo arriva a L’Aquila dopo l’esperienza chiusa a gennaio con l’Alma Juventus Fano.
“Questo club la scorsa stagione ha fatto qualcosa di straordinario – è il commento del neo presidente -. Il mio avvicinamento a L’Aquila è cresciuto nel tempo, sono rimasto affascinato dopo la prima partita con il Matese, ho visto una curva e una tribuna stracolme, che emanavano vibrazioni incredibili. Vengo in punta di piedi; con grande rispetto per ciò che è stato creato, l’azionariato popolare è un modello unico e virtuoso, non solo in Italia, perché non c’è memoria di altre esperienze simili. Ho una grande responsabilità che non vorrei venisse racchiusa solo nell’evento domenicale. Questi ragazzi fanno un lavoro importantissimo e prezioso durante tutta la settimana, tutto l’anno”.
L’Aquila 1927 si prepara al nuovo campionato, “con un progetto di calcio che attrae non solo il territorio regionale, ma con un modello alternativo si modelli classici nel quale c’è un gruppo che gestisce la società legando poi le fortune del club“, ha spiegato Goffredo Juchich. Per rafforzare la compagine societaria in un momento così importante, Mario Russo “è la persona giusta che crede nella mission L’Aquila 1927. Non si sente solo al comando, ma un uomo che vuole costruire un percorso insieme alla squadra della gente”, ha concluso.
Le interviste del Capoluogo
“Dietro Mario Russo c’è una grande qualità umana che rafforza molto questo progetto del quale ho il compito di essere il garante. Qui c’è un piano industriale e un azionariato popolare, c’è un legame forte con una città meravigliosa, un progetto che ricalca quello del Bayer Monaco, al quale ci ispiriamo e dobbiamo creare le condizioni affinché sia duraturo”, ha aggiunto il presidente onorario Ghirelli.
Grande tifoso del progetto L’Aquila 1927 anche il senatore Liris: “Questo progetto ci rende orgogliosi a livello nazionale. L’azionariato popolare è un’esperienza che incuriosisce tutto il Paese, c’è tanta voglia di capire la forza e l’importanza di questo messaggio”.
Nel cda L’Aquila 1927, oltre al neo presidente e Jucich ci sono Massimiliano Barberio e Pasquale Ciammetti. Il modello di azionariato popolare, lo ricordiamo, affonda le proprie radici cinque anni fa, quando la società è ripartita dalle ceneri della Prima Categoria grazie al sostegno dei suoi tifosi e al contributo dei tanti sponsor raccolti sul territorio. Attraverso una raccolta fondi collettiva, appassionati di calcio e tifosi possono diventare soci del club, seguendo il claim ormai consolidato de “La Squadra della Gente”” E fra i tanti che hanno aderito, ci sono anche molti nomi noti: su tutti, Gigi Buffon che, da subito, aveva mostrato attaccamento per i colori rossoblù.
L’Aquila 1927 e Il Bosso ambasciatori per la Capitale Italiana della Cultura 2026
