Cronaca

Addio a Claudio Graziano, il generale che aiutò L’Aquila dopo il terremoto

Addio al Generale Claudio Graziano, presidente Fincantieri.

È morto il generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri. Era stato in prima linea nel post sisma a L’Aquila.

Claudio Graziano era nato a Torino nel 1953. Di recente aveva perso la moglie. L’uomo sarebbe stato trovato morto questa mattina: molte le ipotesi sulle cause, tra le quali quella del suicidio. Graziano, ex capo di stato maggiore della Difesa e presidente del comitato militare Ue, era stato nominato presidente di Fincantieri nel 2022. La notizia della morte del presidente di Fincantieri impatta sul titolo, che reagisce con un tuffo in rosso, sotto i 5 euro e in calo di oltre il 3 per cento. “La scomparsa del generale Claudio Graziano mi lascia senza parole. Era un amico ed è stato uno straordinario ufficiale che ha reso onore all’Italia anche nei suoi ruoli europei. Una preghiera lo accompagni nel viaggio per raggiungere la sua sposa”. È il messaggio del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Sono sconvolto dalla morte improvvisa del generale Graziano. Un servitore dello Stato, un piemontese europeista, un amico. Addio Claudio, riposa in pace”. Così il commissario Ue all’economia Paolo Gentiloni ha reagito alla notizia della morte del presidente della Fincantieri, il generale Claudio Graziano.

Il Generale Claudio Graziano fu tra i primi soccorritori che giunsero a L’Aquila dopo il 6 aprile 2009 e per tale ragione fu premiato dalla Regione ad aprile 2022. “Per far bella l’Italia ci vuole il coraggio degli Alpini”: con questa citazione di Don Carlo Gnocchi, il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, aveva aperto la seduta dell’assemblea regionale dedicata alla premiazione del Generale del corpo degli Alpini, Claudio Graziano, allora presidente del Comitato militare dell’Unione europea ed ex capo di Stato Maggiore della Difesa e dell’Esercito. Graziano, infatti, fu in prima linea in Abruzzo in occasione del terremoto dell’Aquila del 2009. In quell’occasione Graziano aveva ricordato il suo legame con l’Abruzzo. “Tornare in questa terra per me è sempre un momento particolare. L’Abruzzo è un terra forte, terra di alpini e storicamente uno dei maggiori territori di reclutamento dei nostri soldati. Sono felice di essere qui come alpino, perché alpini si rimane per tutta la vita”. 

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Il cordoglio

L’Associazione Nazionale Alpini “onora e rimpiange il generale Claudio Graziano. Figura di altissimo profilo, ha incarnato alla perfezione per tutta la sua lunga e brillantissima carriera di servitore della Patria lo spirito e le qualità dell’alpino.
Piemontese, entrato nelle penne nere per vocazione giovanile, nutrita dalla lettura dei capolavori degli autori più noti della nostra storia, da Giulio Bedeschi a Mario Rigoni Stern, passando per Nuto Revelli, Graziano ha percorso tutte le tappe che lo hanno portato, col cappello alpino sempre orgogliosamente in testa, ai vertici dell’Esercito, della Difesa italiana e di quella Europea, per approdare in tempi recenti al prestigioso incarico di presidente di Fincantieri, asset strategico fondamentale del nostro Paese.
Claudio Graziano si è distinto come comandante brillante, umano e lungimirante in numerose missioni all’estero, a cominciare da quella in Mozambico del 1993 con il suo Battaglione Susa, l’ultima missione affidata agli alpini di leva, nel trentennale e nel ricordo della quale l’Ana ha avviato la costruzione di una chiesa a Pemba, città del martoriato Paese africano. Ebbe modo di distinguersi per l’abilità della sua azione di comando anche nel delicatissimo teatro libanese, dove eccelsero le sue capacità di mediazione, ottenute grazie al carisma e alle non comuni doti di equilibrio. E maturò un’esperienza decisiva anche in Afghanistan, dove nel 2005 comandava la brigata internazionale nel settore di Kabul.
Proprio in forza di questo suo bagaglio, quando giunse al vertice dell’Esercito nel 2011 si adoperò per migliorarne dotazioni, addestramento e capacità e, scelto al vertice della Difesa, dal 2015 al 2018, impresse un’accelerazione importante ai concetti di operabilità interforze.
Sempre legato a filo doppio alla realtà della nostra Associazione, di cui era socio, Claudio Graziano era stato con noi anche nei giorni di maggio della grandiosa Adunata nazionale di Vicenza, ricevendo l’omaggio dei generali alpini in servizio, a cominciare da quello del gen. Francesco Paolo Figliuolo, che al Teatro Olimpico lo aveva salutato come suo ‘maestro’.
La sua energica tempra di alpino era stata infine segnata solo dalla lunga malattia e dalla recente scomparsa dell’adorata consorte, Marisa, sua inseparabile compagna di vita. Avendo nel cuore l’immagine delle tante meravigliose occasioni condivise, perciò, a nome mio personale e di tutta l’Associazione che rappresento, stringo, onorandone la memoria, la figura di Claudio nel più affettuoso e riconoscente abbraccio di alpino”, la nota a firma di Sebastiano Favero, Presidente Associazione Nazionale Alpini. 

“Mi addolora profondamente la notizia della scomparsa del Generale Claudio Graziano. Uomo delle Istituzioni, servitore generoso della Nazione, con un legame profondo con l’Abruzzo. Un rapporto coltivato grazie ai suoi numerosi incarichi al comando degli Alpini e mantenuto sia nel ruolo di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano che di Capo di Stato Maggiore della Difesa”. È il commosso ricordo del presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, a poche ore dalla notizia della morte del Gen. Graziano.
“Non posso non ricordare, – prosegue Sospiri – la seduta solenne del Consiglio regionale del 1° aprile 2022, quando conferimmo al Generale il ‘Premio Rinascita’. L’Assemblea Legislativa volle riconoscere il suo impegno per la tutela della pace sia in Italia che all’estero e per aver preso parte a svariati progetti umanitari per l’attività di ricostruzione e di primo soccorso delle popolazioni colpite da eventi tragici. Il suo ruolo è stato decisivo anche durante il terremoto dell’Aquila del 2009, dove gli alpini furono tra i primi soccorritori dei feriti e ha collaborato con le istituzioni nazionali ed europee per la gestione della pandemia”, conclude.

Il messaggio di cordoglio del deputato Luciano D’Alfonso: “La morte del generale Claudio Graziano mi riempie il cuore di tristezza. Ricordo benissimo il giorno – 30 giugno 2017 – in cui fu ospite dell’evento Fonderia, organizzato nella Badia Celestiniana di Sulmona dalla giunta regionale di cui ero presidente. In quell’occasione volli premiarlo con un encomio solenne ‘per lo straordinario e insostituibile lavoro svolto durante gli eventi calamitosi del gennaio 2017 nei territori della regione Abruzzo e per averlo, con uomini eccezionali e mezzi all’avanguardia, soccorso e aiutato intere popolazioni a superare le drammatiche emergenze causate dalle abbondantissime nevicate, dagli eventi sismici e dall’assenza di energia elettrica’: così recitava la motivazione dell’onorificenza, attribuitagli in qualità di Capo di Stato maggiore della Difesa.
Quel giorno conobbi il suo lato umano, fatto di una semplicità straordinaria unita a quella generosità di cui solo gli alpini sono capaci; il tutto sotto l’ombrello di un’intelligenza di rara levatura. Con la sua scomparsa l’Italia perde uno dei suoi uomini migliori. Alla sua famiglia vadano le mie condoglianze più sentite”.

Foto Ansa

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