Crollo palazzo a Villa Gioia, oltre un milione di risarcimento per la 21enne morta sotto le macerie

L’AQUILA – La sentenza della Corte d’Appello: nessuna prescrizione per la domanda risarcitoria per la 21enne morta nel sisma del 6 aprile 2009 sotto le macerie di un palazzo di via Poggio Santa Maria. Ministero condannato a risarcire più di un milione di euro.
L’AQUILA – La sentenza della Corte d’Appello: nessuna prescrizione per la domanda risarcitoria per la 21enne morta nel sisma del 6 aprile 2009 sotto le macerie di un palazzo di via Poggio Santa Maria. Ministero condannato a risarcire più di un milione di euro.
La Corte d’Appello dell’Aquila ha condannato il Ministero per le Infrastrutture al pagamento di quasi un milione e i 200 mila euro per la morte di Enza Terzini, studentessa di 21 anni della provincia di Pescara, morta nel sisma del 6 aprile 2009 a seguito del crollo di un palazzo in via Poggio Santa Maria, nella zona di Villa Gioia. In primo grado, la domanda risarcitoria dei parenti era stata respinta per avvenuta prescrizione. Diversa la sentenza della Corte d’Appello che invece, come spiega Il Messaggero, ha sostenuto la fondatezza della richiesta, rimarcando come lo stesso Ministero nel sollevare tale eccezione, sia stato generico, non indicando esattamente quando la prescrizione sarebbe intervenuta e quali conseguenze avrebbe comportato.
Per quanto riguarda le responsabilità civile del crollo, l’Appello ha aderito alle consulenze tecniche, concordi nel ritenere alla base del crollo dell’edificio gravi errori progettuali di calcolo, l’appesantimento dell’immobile e la qualità di materiali utilizzati. Il Ctu quindi – come riportato dalla stessa sentenza – ha escluso che il terremoto sia stata causa “unica e determinante” del crollo.