La condotta del 29enne Ionut Borcea, che ha invaso la corsia nel senso di marcia opposta, ha causato il gravissimo incidente sulla Picente in cui hanno perso la vita due coniugi di Montereale: prima Albino De Vecchis, poi sua moglie Filomena Croce, deceduta in ospedale. Il giovane era alla guida con un tasso alcolemico quattro volte superiore alla media.
A stabilirlo l’ingegnere di Teramo Marco Colagrossi, nominato dal Gip del Tribunale dell’Aquila consulente nell’inchiesta sull’incidente stradale sulla Picente avvenuto lo scorso 3 settembre, in cui sono deceduti i coniugi di Montereale Albino De Vecchis, morto sul colpo, e Filomena Croce, spirata in ospedale la notte del giorno successivo.
“Le cause dell’incidente sono da ricercare in via esclusiva nella condotta di guida dell’indagato che invadeva, per cause incerte, l’opposta corsia andando ad impattare contro la Y10”, la ricostruzione di Colagrossi. Come riporta Il Messaggero, nella consulenza redatta dall’esperto si legge che “la condotta dell’indagato ha evidenziato una difformità rispetto alle norme di comune prudenza: la velocità non adeguata alle condizioni del veicolo nel tratto di strada bagnato e nel non aver mantenuto il controllo del mezzo”. L’esperto, inoltre, tiene in considerazione anche il tasso alcolemico riscontrato nell’indagato: quattro volte in più rispetto a quanto consentito dalla legge.
Il 29enne Borcea, assistito dall’avvocato Massimo Manieri, è arrivato in Italia nel mese di settembre scorso per intraprendere il lavoro di boscaiolo. L’incidente si è verificato nel tratto di curve sulla Statale 260 Picente nella frazione di Marana di Montereale. La Panda condotta dal giovane, dopo aver invaso la corsia opposta, era finita contro la Lancia Y10 a bordo della quale viaggiava la coppia di 81enni. Per entrambi non c’era stato nulla da fare. Il giovane, invece, era rimasto illeso e dopo alcune cure in ospedale era stato trasferito in carcere.
