Mario Quaglieri indagato, l’avvocato: Un abbaglio giuridico

Conflitto di interessi, l’inchiesta vede indagato l’assessore regionale Mario Quaglieri. Il legale Polce: “Gli accreditamenti verso le strutture sanitarie sono predisposti dal Dipartimento dell’assessorato alla Sanità, l’Assessorato al Bilancio non ha potere nel merito”.
Conflitto di interessi, l’inchiesta della Procura dell’Aquila vede indagato l’assessore regionale Mario Quaglieri, mister preferenze alle ultime elezioni regionali. Il legale Polce: “Gli accreditamenti verso le strutture sanitarie sono predisposti dal Dipartimento dell’assessorato alla Sanità, mentre l’Assessorato al Bilancio non incide su tali contenuti”.
Dopo i sequestri di atti e documenti da parte di Carabinieri e Guardia di Finanza in casa dell’assessore regionale Mario Quaglieri, nel suo ufficio della Giunta regionale e nella Clinica Di Lorenzo (dove l’assessore lavora ndr), è arrivata nella serata di ieri, 19 giugno, la nota del legale Carlo Polce.
“Desta sconcerto che si torni nuovamente sulla questione del conflitto di interesse nonostante l’ANAC e la Giunta per le elezioni in seno al Consiglio Regionale abbiano chiarito una volta per tutte che non c’è incompatibilità tra il ruolo di medico chirurgo con il rapporto libero professionale e la carica di consigliere e di assessore regionale”.
“Occorre precisare che le proposte di delibere di Giunta Regionale in merito agli accreditamenti verso le strutture sanitarie vengono predisposte nell’interezza dal Dipartimento dell’Assessorato alla Sanità che ne ha esclusiva competenza, mentre l’assessorato al Bilancio non ha alcun potere e non incide nel contenuto delle stesse. Occorre altresì sottolineare che le strutture sanitarie destinatarie delle delibere sono individuate dagli uffici competenti, non da quelli dell’Assessorato al Bilancio e, comunque, l’entità degli accrediti sono stabiliti da algoritmi previsti dalla legge. Pertanto, l’assessore al Bilancio Quaglieri non poteva individuare né il beneficiario dell’erogazione e men che meno incidere sulla determinazione dell’entità degli accrediti. Stando così le cose, è evidente che l’Assessore Quaglieri non può aver commesso i fatti contestati che appaiono essere frutto di un abbaglio giuridico”, conclude l’avvocato Polce.