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Rigopiano, la Procura presenta il ricorso

22 giugno 2024 | 11:06
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Rigopiano, la Procura presenta il ricorso

Rigopiano, deciderà la Cassazione. La Procura presenta il ricorso, insieme ai legali difensori degli imputati condannati in secondo grado all’Aquila.

Rigopiano, la Procura fa ricorso. Dito puntato contro la mancata previsione.

Rigopiano, sarò la Cassazione a decidere.La Procura presenta il ricorso, insieme ai legali difensori degli imputati condannati in secondo grado all’Aquila. I familiari delle vittime in questi giorni avevano sollecitato il ricorso anche con un sit-in dinanzi al Tribunale aquilano. La speranza, avevano sottolineato, è quella di “far luce su tutte le dinamiche che hanno causato la morte dei nostri cari e di poter dare loro piena giustizia”. 
Sembra che il ricorso della Procura contenga una premessa: secondo quanto riporta Il Centro, infatti, ci sarebbe un sommario che spiegherebbe l’impostazione del ricorso. Ricorso che poggia su un punto chiave: le sentenze di condanna mancano di un passaggio importante che riguarda le attività di previsione e prevenzione dei rischi da parte della Regione Abruzzo, del Comune di Farindola e del datore di lavoro, cioè i gestori dell’hotel. 

Dunque, le condanne in primo e secondo grado hanno interessato solo i protagonisti dell’omessa gestione dell’emergenza. Questo l’argomento intorno al quale ruota il ricorso presentato, sul quale, comunque, c’è uno stretto riserbo imposto dalla Procura generale.
Intanto, anche gli avvocati degli imputati hanno depositato i loro rispettivi ricorsi, per chiedere la cancellazione delle condanne inflitte o sperare almeno in un ulteriore rinvio in Corte d’Appello. In merito alla condanna dell’ex Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, ad esempio, i legali difensori Giandomenico Caiazza e Sergio Della Rocca hanno evidenziato la mancanza – nella sentenza di condanna in appello del loro assistito – della dichiarazione dello stato di allarme, il presupposto per sostenere l’obbligatorietà della convocazione del Centro coordinamento dei soccorsi. Per le difese, poiché la sentenza su questo punto non specifica nulla non si potrebbe parlare di omissione.