Omicidio Pescara, un debito di 250 euro alla base del delitto

24 giugno 2024 | 18:08
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Omicidio Pescara, un debito di 250 euro alla base del delitto

Omicidio Pescara, da indagati ‘nessun pentimento’. In primo interrogatorio con magistrati assenza empatia emotiva. Alla base ci sarebbe un debito di circa 250 euro.

Nessuna empatia emotiva da parte dei due giovani fermati per l’omicidio di Pescara. La vittima, un 17enne, Thomas Luciani, è stato colpito da diverse coltellate, 25 da un primo esame sul corpo, e poi è stato abbandonato in un parco. Alla base del feroce delitto un debito di poche centinaia di euro.

I due ragazzi fermati per l’omicidio del Parco Baden Powell a Pescara non avrebbero tradito emozioni durante il primo interrogatorio: al momento non ci sono state reazioni particolari, in sostanza c’è stata assenza di empatia emotiva o pentimento, questo al momento, nei prossimi giorni si vedrà se a determinare questo stato è lo choc e ci saranno cambiamenti emotivi.

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Lo si apprende da fonti investigative. Le indagini sono coordinate da ieri sera, dal capo della Procura per i minorenni dell’Aquila, David Mancini, e dal sostituto Angela D’Egidio, che ieri hanno fatto un sopralluogo nella zona dove è maturato l’omicidio.

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I due presunti omicidi sono liceali figli di buona famiglia, inseriti socialmente. Dalle fonti vicine al Tribunale emerge che alla base del delitto ci sarebbe un probabile debito di “stupefacente di cui fanno uso ragazzi di quella età” che i due avrebbero dovuto alla vittima per cessioni precedenti: si parla di circa 250 euro. Viene definito “fondamentalmente di persone apparentemente normali” il contesto sociale che contraddistingue sia la vittima che i due presunti omicidi, di un anno più piccoli, tutti e tre cittadini italiani. E’ quanto emerge da fonti vicine al Tribunale per i minorenni dell’Aquila. I due ragazzi sono in stato di fermo in un centro di prima accoglienza: entro quattro giorni ci sarà l’udienza di convalida.  A lanciare l’allarme sull’omicidio del 17enne Thomas Luciani, alcune ore dopo i fatti, secondo quanto appreso, è stato uno dei giovani che facevano parte del gruppo insieme ai due indagati, dopo aver compreso la gravità dell’accaduto. A quel punto, il rinvenimento del cadavere e l’avvio delle indagini, che in poche ore hanno consentito di
individuare i presunti responsabili. Determinante, nel lavoro certosino condotto dagli investigatori della squadra Mobile della Questura di Pescara, diretti dal vice capo Mauro Sablone, oltre alla testimonianza, anche la visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti al parco e allo stabilimento balneare.

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Omicidio Pescara, le reazioni

“Ho espresso all’amico e collega sindaco Carlo Masci tutto il dolore della municipalità dell’Aquila e mio personale per l’omicidio del minorenne avvenuta ieri sera a Pescara. Il triste evento lascia increduli per le modalità in cui è maturato, almeno stando alle prime
ricostruzioni, e ci interroga, una volta di più, sul disagio che coinvolge i nostri ragazzi e che non riusciamo a interpretare
nel modo corretto”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, dopo il contatto per esprimere la sua vicinanza, al collega di Pescara, Carlo Masci, in seguito all’omicidio di un giovane 16enne avvenuto ieri sera nel centro del capoluogo adriatico ad opera di due
coetanei. “Dobbiamo sforzarci – continua Biondi – di recuperare un sistema di valori che rimetta al centro la vita come dono che vale la
pena di essere vissuto con rispetto, entusiasmo e impegno. Le famiglie, la scuola, le istituzioni sono chiamate a fare ognuno
la propria parte, non trascurando mai il ‘male oscuro’ che i ragazzi possono portare dentro di loro e che magari noi adulti
ignoriamo o trascuriamo”, conclude il sindaco dell’Aquila.

Il grave evento di cronaca che ha colpito la città di Pescara ci ha lasciato attoniti. Fatti di violenza che coinvolgono dei giovani ragazzi non dovrebbero accadere. A nome personale e della Giunta regionale porgo il cordoglio ai familiari della vittima. Ringrazio le forze dell’ordine che da subito si sono attivate per garantire la sicurezza nella città di Pescara”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.